L’acquisto di una casa è un momento molto importante. Tante famiglie investono nel mattone i risparmi di una vita ed è chiaro che non sono per nulla intenzionate a fare errori. Per evitare rogne alcuni controlli sull’immobile sono a carico del notaio ma se questo non fa il suo dovere?
Il notaio ha l’obbligo di controllare che sull’immobile che sta per essere oggetto di una compravendita, non ci siano ipoteche o gravami di alcun tipo. Nel caso in cui riscontrasse delle irregolarità, il notaio è tenuto a comunicare tempestivamente tutte le informazioni all’acquirente da cui ha ricevuto l’incarico.
Se però l’acquirente ha già versato dei soldi e il notaio, pur riscontrando delle irregolarità, non l’ha contattato, ci possono essere gli estremi per la richiesta di un risarcimento danni. Per capire meglio il concetto e capire quando il notaio è tenuto a pagare l’acquirente, bisogna prendere il riferimento della sentenza 18244 della Cornte di Cassazione.
Sono stati i porporati di piazza Cavour a spiegare che se il cliente ha versato la maggior parte dei soldi al venditore per un immobile che appare viziato, prima della stipula dell’atto definitivo, il notaio che non ha preso visione degli atti catastali prima del contratto dovrà pagare i danni calcolati sulla cifra residua.
In pratica se un notaio non fa il suo dovere deve risarcire l’acquirente ma se l’acquirente è troppo frettoloso ed ha degli atteggiamenti concludenti ancor prima di conoscere il parere del professionista, è giusto anche che si assuma le sue responsabilità e non sia risarcito per le azioni che dipendono dalla sua fretta.
Il notaio in questione non aveva informato il cliente dell’esistenza di alcune ipoteche sui beni immobili che questi intendeva acquistare. Il danno però deve essere calcolato soltanto sui soldi effettivamente versati dall’acquirente dopo aver dato mandato al notaio. Tutto quello che ha versato in via preliminare, per scelte personali, è da legare alla fretta del cliente e non alla poca professionalità del notaio.