I dati ufficiali diffusi da Confcommercio, relativi alle tasse sulla casa, spiegano che l’imposizione fiscale sugli immobili è in continua crescita e guardando ai grafici che vanno dal 2010 ad oggi si scopre che sono raddoppiate in soli 5 anni.
Le tasse locali per le famiglie sono insostenibili visto che in un anno si spendono circa 4200 euro ma adesso la situazione è anche peggiorata. In otto semestri, in poco più di quattro anni, le tasse locali sono aumentate del 115%. E nel 2014 la situazione è stata disastrosa se si pensa all’aumento del 14,7% delle tasse rispetto all’anno precedente.
Le tasse sulla casa, nel 2011 erano 14,8 miliardi di euro. Nel 2012 erano 29,8 miliardi e nel 2013 si è assistito ad un passo indietro fino al 27,8 per cento per poi toccare la punta massima nel 2014 di 31,88 miliardi di euro. L’incremento si deve al fatto che nelle tasse sulla casa sono incluse IMU, ICI, TASI e TARI che non scenderanno nel 2015.
L‘aumento delle tasse sulla casa è importante perchè incide sulla riduzione del reddito dei cittadini che hanno meno soldi a disposizione e non possono sostenere la tanto agognata crescita dei consumi.
Per avere un’altra conferma dei dati, si può osservare il peso che i tributi locali hanno sul PIL: un’incidenza che è più che raddoppiata dal 1995 quando era del 2,9% ad oggi che è del 6,5%. E nei prossimi anni lo scenario non è dei migliori visto che ci sarà un aumento dell’IVA fino al 25,5% e un aumento dell’IVA agevolata fino al 13%, ma si dovranno anche inserire nel computo le accise sui carburanti e le nuove imposte contenute nella legge di Stabilità 2015.