I notai che non dovevano più intervenire nei rogiti e nelle compravendite sono stati riportati in auge con un colpo di coda. E la norma che doveva essere molto rivoluzionaria, è stata archiviata con un niente di fatto. Ne parla Immobiliare.it
da Immobiliare.it
La norma aveva fatto molto discutere e, oggettivamente, era molto rivoluzionaria. Secondo quanto previsto dal decreto legge sulla concorrenza annunciato mesi fa dal Governo Renzi, non sarebbe più stato necessario passare dal notaio per rendere valide le compravendite legate ad immobili non adibitiad uso residenziale e il cui valore catastale non fosse superiore ai 100.000 euro. Per registrare l’atto ci si sarebbe potuti far assistere semplicemente da un avvocato risparmiando così i costi dell’altro professionista anche se l’atto fosse stato relativo a donazioni, costituzione o modifica di diritti relativi alla stessa tipologia di immobili.
Nel documento approvato ora dalla Camera dei Deputati e di prossimo vaglio da parte del Sento, però, questa modifica è stata eliminata, anche e soprattutto a causa delle vibrate proteste dell’Ordine dei Notai.A dire il vero, non poche perplessità erano emerse anche quando il testo era passato all’analisi della Commissione Giustizia che aveva evidenziato se non l’impossibilità, quanto meno la grossa difficoltà all’applicazione del provvedimento «non apparendo compatibile con taluni principi generali dell’Unione europea, tra i quali quello della certezza giuridica». La stessa commissione aveva bocciato anche il limite di valore imposto dal documento perché, ed in effetti è difficile pensarla diversamente, non si può legare la certezza giuridica di un atto al valore dell’immobile cui esso è legato e il compito del notaio, anche se in pochi lo ricordano, è anche quello di garantire la legalità dell’atto e il diritto delle parti a procedere.
Respinto anche, con grosso malcontento degli agenti immobiliari, l’ordine del giorno proposto dalla deputata di Forza Italia Catia Polidori che, in sintesi, mirava ad impedire agli istituti di credito di operare anche in ambito immobiliare come fossero un’agenzia di intermediazione.