Sembra scontato anche perché difficilmente si arriva a questo estremo ma adesso la rivoluzione nel sistema dei mutui potrebbe determinare un cambiamento importante a livello sociale. In pratica la banca potrà prendersi la casa del mutuatario insolvente.
Caliamoci in una situazione pratica: in periodo di vacche grasse le banche hanno concesso mutui al di sopra delle possibilità dei richiedenti che, guidati dalla voglia di avere una casa e certi della valutazione della banca, hanno accettato di diventare debitori con una rata mensile forse eccessiva rispetto alla poca certezza della disponibilità economica futura. La crisi ha messo molti mutuatari nelle condizioni di essere insolventi e le banche si sono adattate alla situazione con programmi ad hoc, per esempio la sospensione dei mutui, per la quale hanno ottenuto appoggio e finanziamenti anche dallo Stato. Questo rimedio non è sempre stato sufficiente. Adesso alle banche è stata data la possibilità di rivalersi sui mutuatari entrando in possesso della casa su cui aveva iscritto l’ipoteca. Prima di valutare la modifica con la delucidazione di Immobiliare.it vale la pena chiedersi: alla banca conviene avere per le mani un patrimonio immobiliare o conviene ricondizionare i mutui mettendo i suoi clienti nelle condizioni di estinguere il debito?
L’attuazione della famosa Mortgage Credit Directive (una recente direttiva europea – la numero 17 del 2014 – che guida ad uniformare regole e procedure per la gestione del credito sulla casa a livello europeo) avrà delle conseguenze serie sulla vita dei cittadini alle prese con il mutuo; in particolare le banche potranno appropriarsi direttamente della casa dei creditori in ritardo con il pagamento delle rate, e quindi inadempienti, senza far ricorso al giudice per l’esecuzione immobiliare. Proviamo insieme a capirci di più.