Quante famiglie ogni anno chiedono alla banca di accendere un mutuo, o chiedono di rinegoziare il proprio con tassi più vantaggiosi? Il tutto quasi sempre finalizzato ad un grande investimento com’è da considerare l’acquisto di una casa. Di oggi è la notizia di un accordo tra Intesa Sanpaolo e Ance.
Queste due realtà si sono messe d’accordo per rilanciare il settore edile, per garantire l’accesso al credito, la liquidazione dell’invenduto e le spese sostenute per la riqualificazione oltre che per l’acquisto di casa. Ance e Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo riportato anche da Edilportale che di recente ha fornito numerose informazioni su sconti e agevolazioni fiscali.
Quattro gli ambiti di comune interesse:
- accesso al credito delle imprese di costruzione;
- agevolazioni nell’acquisto delle abitazioni;
- riqualificazione dei centri urbani;
- estensione del progetto “Casa insieme”, con cui Intesa Sanpaolo ha aiutato le imprese di costruzione a liquidare l’invenduto attraverso una serie di iniziative di co-marketing e di agevolazioni finanziarie.
Gli obiettivi del progetto enucleati da Edilportale
Le imprese ANCE, finanziate da Intesa Sanpaolo, verranno quindi accompagnate eseguite durante l’intera vita del cantiere, dalle prime fasi di avvio dell’iniziativa fino alla commercializzazione e diretta relazione con l’acquirente della singola unità immobiliare, mentre le associazioni territoriali di ANCE affiancheranno la banca nel processo di selezione dei nuovi cantieri, anche con l’obiettivo di riqualificare l’ampio patrimonio immobiliare urbano in termini di abitare sostenibile, green e infrastrutture.
Il nuovo accordo tra ANCE e Intesa Sanpaolo – prosegue la nota – testimonia la volontà di dare continuità e di estendere gli effetti positivi che, negli ultimi due anni, si sono manifestati sul mercato delle compravendite immobiliari, confermati nel primo trimestre 2016. Un settore, quello della filiera immobiliare, che contribuisce per oltre un quinto al prodotto interno lordo e che vede nella proprietà immobiliare oltre il 60% della ricchezza delle famiglie italiane.