I Sindacati degli Inquilini in Italia sono in allarme riguardo alla situazione economica delle famiglie che, con una frequenza ancor più elevata dei mesi scorsi, fanno fatica a fine mese a pagare l’affitto.
Il disagio legato alla casa nel nostro Paese, infatti, non è solo circoscritto alle famiglie che non possono più pagare la rata del mutuo, magari perché a causa dei licenziamenti è stato perso l’unico reddito; ci sono infatti, sparse su tutto il territorio nazionale, decine di migliaia di famiglie che non riescono più a pagare l’affitto, e che quindi rischiano in tempi brevi di subire lo sfratto.
E visto che in materia di sfratti la proroga relativo al blocco delle esecuzioni scade il 31 dicembre 2009, i Sindacati Uniat Uil, Sicet e Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, hanno chiesto che la proroga venga differita al 31 dicembre 2010 in quanto la povertà nel nostro Paese sta aumentando, ed anzi in certe aree del nostro Paese appare oramai dilagante. Il 2009, tra l’altro, sta per chiudersi ed i numeri sugli sfratti saranno probabilmente in aumento rispetto ad un 2008 caratterizzato da ben 140 mila richieste di esecuzione.
E così, Sunia, Sicet e Uniat Uil si sono rivolte, scrivendo ed inoltrando una lettera, al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai Presidenti dei Gruppi parlamentari di maggioranza ed opposizione, ed al Ministero delle Infrastrutture per portare all’attenzione la situazione grave e preoccupante che, in materia di disagio abitativo, sta registrando il nostro Paese.
Nella lettera, tra l’altro, si chiede che il differimento di un altro anno degli sfratti preveda anche l’inclusione dei casi di morosità incolpevole. Al riguardo, i dati del 2008, purtroppo, parlano chiaro: ci sono state ben 25 mila famiglie sfrattate, con un +11% rispetto all’anno precedente, e nel 78,8% dei casi la morosità è stata quella relativa all’impossibilità a livello economico di saldare il canone di locazione. Serve quindi un differimento, ma anche interventi a sostegno del mercato degli affitti visto che quelli sul mercato privato, in molte aree del nostro Paese, hanno oramai raggiunto quotazioni stellari.