Stati Uniti, i prezzi delle proprietà commerciali sono giunti ai minimi da oltre sette anni a questa parte.
Stando a una periodica ricerca condotta da una delle principali società di consulenza del settore, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso commerciale negli Stati Uniti avrebbero continuato la loro corsa al ribasso anche durante il mese di ottobre: il passo indietro conseguito nel decimo periodo del 2009 ha di fatto retrocesso lo stato di salute del mercato immobiliare commerciale americano ai livelli peggiori dal mese di agosto del 2002.
L’indice Moody’s / Real Commercial Property è infatti diminuito dell’1,5% ad ottobre rispetto a settembre, per i valori minimi da oltre sette anni. I prezzi delle proprietà immobiliari commerciali sono inferiori del 36% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e sono inferiori del 44% rispetto al picco massimo raggiunto ad ottobre del 2007, come confermato in un comunicato stampa da Moody’s Investor Service.
Come sostenuto da Jones Lang LaSalle, questo nuovo calo nei prezzi delle proprietà immobiliari commerciali dell’area statunitense sembra potersi ricollegare principalmente al taglio della domanda dovuto a un calo dei consumi e degli investimenti privati e aziendali.
Ad ogni modo gran parte della colpa può essere attribuita anche all’incremento del tasso di disoccupazione, che negli Stati Uniti viaggia oramai su una solida doppia cifra.
Nonostante le apparenze, infatti, il tasso di disoccupazione crescente non solo sta producendo gli scontati effetti negativi sul mercato delle proprietà immobiliari abitative, ma sta influenzando in modo piuttosto convinto anche le proprietà immobiliari ad uso commerciale e di servizio.
Secondo le stesse società di analisi, inoltre, il debito accumulato dal real estate commerciale entro i prossimi cinque anni dovrebbe arrivare a superare 1,4 trilioni di dollari. Il calo dei valori delle proprietà immobiliari dovrebbe invece toccare il 50% rispetto ai picchi dell’ottobre del 2007: una stima che, se confermata, significherebbe un peggioramento di altri sei punti percentuali rispetto all’attuale situazione.