Studley ritiene che il calo dei canoni di locazione deglli uffici di Manhattan sarebbe prossimo all'arresto.
Il broker Studley Inc. ha appena pubblicato un report nel quale dichiara che i canoni di locazione medi per gli uffici maggiormente di prestigio nell’area di Manhattan, si sarebbero contratti in maniera più che significativa durante l’anno recentemente conclusosi. Studley Inc. sostiene infatti che la flessione dei prezzi degli affitti degli spazi adibiti ad ufficio sarebbe stata di circa il 30% nel 2009, rispetto ai valori medi riscontrati nel 2008.
Quale la causa di questa sensibile contrazione dei prezzi? Per la società che ha curato l’analisi, non vi sarebbero grandi dubbi: la crisi finanziaria ha scoraggiato le società private (bancarie, ma non solo) dall’effettuare investimenti di tipo immobiliare, e dallo stabilirsi nell’esclusiva zona ora in questione. Non solo, proprio molte società finanziarie, che storicamente avevano sede a Manhattan, hanno deciso di trasferirsi verso lidi meno riservati, ma a miglior prezzo.
La conseguenza è stata una decisa flessione dei canoni di affitto, tanto che oggi, per assicurarsi uno spazio classificato Class A (cioè la prima classe in termini di prestigio e qualità dell’immobile) basta pagare “solamente” 63,53 dollari per metro quadro. La percentuale di spazio disponibile in questa categoria è invece aumentata del 14,7%.
Tuttavia, secondo Studley non tutti i dati riscontrati nel corso dello scorso anno sarebbero negativi. Osserva infatti la società che durante la prima metà del 2009 i prezzi degli uffici (e i relativi canoni) avrebbero subito una diminuzione molto drastica, che poi si è tuttavia ridotta, in quanto a incidenza, nel corso del terzo trimestre, fino a diventare un graduale scivolo nell’ultimissima parte del 2009.
Per Studley, questo potrebbe essere sintomo di una prossima stabilizzazione del mercato immobiliare, che dovrebbe giungere concomitante a una ripresa dell’occupazione nel settore finanziario. Nel settore, infatti, e per quanto riguarda la sola area di Manhattan, il broker ricorda come la perdita di posti di lavoro abbia già superato quota 40 mila, per lo più dovuti al collasso di Lehman Brothers e alle vendite di Merryll Lynch, o all’affare American International Group.