Per acquistare la prima casa ad uso residenziale, come noto, in Italia l’offerta di mutui da parte delle banche è tale che lo scarto tra i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile è molto ampio. I mutui a tasso variabile, infatti, vengono stipulati ad un tasso, comprensivo di spread, pari a circa il 2%, mentre per quelli a tasso fisso si va oltre il 6%.
Di conseguenza, si stanno imponendo sul mercato mutui prima casa che, pur essendo a tasso variabile, proteggono la rata da eccessivi rialzi dei tassi di interesse attraverso l’introduzione di un tasso massimo, oltre il quale il mutuo non potrà andare nel corso dell’intero piano di ammortamento.
Recentemente, anche il Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, ha ideato un prodotto di questo tipo, chiamato “Mutuo Famiglia Pro-Tetto (tasso variabile con tasso massimo)”, che permette di stipulare un “classico” mutuo a tasso variabile con indicizzazione all’euribor a tre mesi, più lo spread, unitamente ad un tasso massimo definito in sede di stipula. In questo modo, la famiglia può acquistare la prima casa ad uso residenziale con mutui a tassi in linea con quelli di mercato ma con la sicurezza che nel futuro non si potrà andare oltre un ammontare predefinito della rata massima mensile.
Il “Mutuo Famiglia Pro-Tetto (tasso variabile con tasso massimo)” può essere stipulato per durate che partono da minimo cinque e massimi trenta anni, potendo ottenere un finanziamento fino al 100% del valore dell’immobile nel caso in cui questo, oltre che ultimato, sia anche destinato all’abitazione principale. Il mutuo Bper descritto, inoltre, può essere contratto dal mutuatario anche in caso di surroga, applicando la “portabilità” da un’altra banca, per importi finanziabili fino al 95% del valore dell’immobile. Il “Mutuo Famiglia Pro-Tetto (tasso variabile con tasso massimo)”, infine, può essere stipulato anche per l’acquisto della seconda casa, per costruzione o ristrutturazione dell’immobile sempre per un importo finanziabile pari al 95% del valore dell’unità immobiliare.
