Il 2009 per le economie mature di tutto il mondo è stato un anno molto difficile sia dal punto di vista finanziario, a causa della crisi del credito, sia da quello della crescita economica anche a causa dello scoppio della bolla dei mutui subprime in America che ha lasciato il segno sul mercato immobiliare a stelle e strisce prima, e poi anche in Europa con l’innesco di una spirale negativa in Paesi come il Regno Unito.
Anche l’Italia non è rimasta immune l’anno scorso a questo scenario “depressivo” per il mercato immobiliare, con la conseguenza che c’è stata una forte dilatazione dei tempi di compravendita ed un calo, sensibile in alcune aree d’Italia e per alcune tipologie di immobili, dei prezzi alimentato anche dalle difficoltà di accesso al credito.
Per il nuovo anno, pur tuttavia, l’Ufficio Studi della Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, prevede per il mercato immobiliare italiano una “piccola ripresa” in scia alle attese di uno stop al calo delle transazioni immobiliari sia nelle aree a maggior valore, sia nel complesso sugli immobili di pregio, mentre poco o nulla è previsto che cambi per il mercato immobiliare in aree semicentrali o periferiche. Ne consegue che per il 2010 è lecito attendersi possibili rivalutazioni dei prezzi, a macchia di leopardo, per gli immobili siti in posizioni tali da intercettare una elevata domanda, ma in ogni caso l’Ufficio Studi della Fiaip ritiene che per un rilancio generalizzato del mercato immobiliare nel nostro Paese servano anche chiari segnali di espansione dell’economia unitamente ad un miglior accesso al credito e ad interventi di natura legislativa, in grado di agevolare chi investe nel mattone come bene rifugio, come ad esempio le detrazioni fiscali o misure a sostegno del mercato degli affitti.
E così, sebbene gli operatori ritengano che nel 2010 i tempi di vendita non dovrebbero aumentare, l’Ufficio Studi della Fiaip prevede, invece, una ulteriore dilatazione, mentre per i tempi di chiusura dei contratti di locazione le previsioni 2010 rispetto allo scorso anno rimangono stazionarie.