Rispetto al passato i ritmi frenetici, sia quelli della vita, sia quelli strettamente lavorativi, hanno fatto sì che negli anni le case degli italiani siano diventate sempre più piccole e funzionali sia per ottimizzare gli spazi, sia perché il potere d’acquisto delle famiglie si è via via ridotto.
E così, visto che molto spesso per il pranzo si rimane sul posto di lavoro, si va al ristorante, o al bar per un panino al volo, le cucine degli italiani sono sempre più piccole rispetto alla media dei volumi del passato. Questo, in sintesi è quanto messo in risalto dall’Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, Carlo Giordano, in concomitanza con il rilascio di un Rapporto che, elaborato in base alle risposte fornite dai propri utenti, ha tracciato con precisione la tendenza e le abitudini degli italiani nel vivere la casa.
In particolare, dall’indagine è emerso che, per il 39% del campione interpellato, si passa il maggior tempo a casa in salotto; il 28% vive la casa maggiormente in cucina, mentre solamente il 4% dichiara di trascorrere il proprio tempo libero in bagno per la cura di sé. Ma disaggregando i dati raccolti dal Gruppo Immobiliare.it emergono tendenze interessanti legate alla presenza o meno di un partner; ad esempio, infatti, il 20% dei single dichiara di trascorrere la maggioranza del tempo in casa nella propria camera da letto, ma per i conviventi e per le persone sposate la percentuale registra una discesa verticale con appena il 7% delle preferenze.
Non solo lo stato civile, ma anche l’età influisce sul modo con cui gli italiani vivono la casa: fino ai 25 anni, infatti, il “rifugio” in casa degli italiani è la camera da letto; ma non appena si diventa più adulti dalla camera da letto si passa più tempo in salotto. Dopodiché, superati i 40 anni e fino ai 60, si passa più tempo in cucina per poi “rifugiarsi” nel proprio studio quando i capelli sono d’argento ed è arrivato il momento di godersi il riposo, magari con una buona pensione maturata dopo anni di fatiche lavorative.
