Nel Regno Unito i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sono cresciuti del 2,6% ad aprile rispetto al livello riscontrato nello stesso mese dello scorso anno.
Come accade più o meno ogni dieci giorni, anche sul finire di aprile vi aggiorniamo sull’andamento degli studi di Rightmove Plc, la società che conduce degli interessanti e periodici approfondimenti sullo stato di salute del mercato immobiliare del Regno Unito, e non solo. L’ultimo report della compagnia parla ora di un incremento dei prezzi abbastanza significativo in Inghilterra e in Galles, confermando pertanto il trend incrementale dei valori del real estate locale.
Rightmove dichiara infatti che il prezzo medio di una proprietà immobiliare nel Regno Unito è cresciuto di 2,6 punti percentuali ad aprile, nei confronti del mese di marzo. In termini assoluti, il prezzo medio di una casa è ora salito a poco più di 235,5 mila sterline, come confermato in un comunicato e-mail da parte di uno dei siti web di riferimento nel mondo immobiliare britannico, che si riserva di effettuare nuove valutazioni sul quarto mese dell’anno nel corso delle prossime settimane.
Secondo Rightmove, inoltre, come era facilmente immaginabile i prezzi delle case sarebbero cresciuti in maniera più consistente nella parte orientale dell’area, mentre nelle zone metropolitane l’incremento sarebbe stato più lieve, ma pur sempre positivo. Nella sola area di Londra, ad esempio, l’aumento dei prezzi delle proprietà immobiliari sarebbe stato contenuto in circa un punto percentuale, confermando anche in questo caso un trend che si sta lentamente consolidando.
Per quanto riguarda il futuro a breve e a medio termine, è presumibile pensare che non vi saranno alcune variazioni di particolare entità fino almeno alla metà del mese di maggio, quando l’attuale tornata elettorale (che vedrà il culmine nel giorno delle elezioni, il 6 maggio) avrà oramai esaurito gran parte delle proprie influenze emotive.
Più sul medio termine, invece, è probabile che la crescita dei prezzi possa subire un ulteriore rallentamento in concomitanza con una probabile sviluppata offerta di settore.