Nel Regno Unito, ad aprile 2010, l'industria delle costruzioni ha fatto registrare un sensibile aumento. Ma prevale ancora la cautela.
L’industria delle costruzioni immobiliari del Regno Unito è cresciuta al ritmo più veloce durante il mese di aprile, rispetto a quanto gli analisti erano stati abituati a monitorare nel corso dei 2 anni e mezzo precedenti. A giocare un ruolo decisivo nella formazione di questo positivo risultato, l’incrementante domanda per proprietà immobiliari ad uso abitativo, e un significativo rialzo di quella per immobili commerciali.
L’indice che misura l’attività dell’industria delle costruzioni, realizzato dalla Markit Economics e dal Chartered Institute of Purchasing and Supply, è infatti balzato a quota 58,2 punti rispetto ai 53,1 punti del mese di marzo. Aprile si conferma così, come da dati preliminari, il mese con il valore più elevato dal mese di settembre del 2007, quando la crisi del settore stava appena iniziando a delinearsi. Qualsiasi valore sopra i 50 punti, ricordiamo, evidenzia una fase espansiva del settore.
Gli osservatori locali interpretano questo scenario come particolarmente “incoraggiante” per il futuro dell’industria delle costruzioni, che sta evidentemente delineando dei seri segnali di recupero, per il secondo mese consecutivo. Tuttavia, gli stessi analisti stanno contribuendo a spegnere i fuochi di un facile entusiasmo, ricordando che valori di incremento così elevati sono frutto di una base di partenza piuttosto bassa.
Per due anni, e fino al mese di febbraio 2010, infatti, l’industria delle costruzioni è precipitata su valori minimi storici, con ciò che ne è conseguito anche sul fronte occupazionale. Bisognerà ora vedere, a proposito di mercato del lavoro, se questa ripresa verrà accompagnata immediatamente da una attesa crescita delle assunzioni nelle industrie collegate alle attività costruttive immobiliari abitative e commerciali.
Più sul medio termine, prevale invece la cautela. È ovvio che tale proporzione di incremento delle attività non potrà essere mantenuta ancora per altri bimestri, ma è altrettanto naturale che le previsioni si facciano gradualmente più ottimistiche con il passare delle settimane. Continueremo come sempre a monitorare la situazione tenendo tutti i lettori informati di ciò che accade oltre manica.