Rispetto ad un mutuo ipotecario, se con una banca un privato sottoscrive un mutuo fondiario, allora, così come prescrive la Legge, i costi del notaio si riducono della metà. A farlo presente è il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) in una Guida che l’Associazione il mese scorso ha pubblicato sul proprio sito Internet, e che è stata redatta insieme al Consiglio Notarile di Bolzano per orientare i cittadini sulla scelta del miglior mutuo anche e soprattutto effettuando i dovuti confronti tra le formule di finanziamento immobiliare proposte dalle banche. Di conseguenza, a parità di tutte le altre condizioni, in termini di spese accessorie un mutuo fondiario risulta essere decisamente più conveniente di un mutuo ipotecario.
Ma cosa è un mutuo fondiario? Ebbene, a spiegarcelo è proprio il Consiglio Notarile di Bolzano nel far presente come trattasi di un mutuo avente una durata contrattuale superiore ad almeno diciotto mesi, con iscrizione ipotecaria di primo grado e con un importo erogabile, ovverosia la somma mutuata, che non può comunque andare oltre l’80% del valore dell’immobile; inoltre, il Consiglio sottolinea come oltre agli oneri notarili dimezzati, così come prevede il Testo Unico Bancario in corrispondenza degli articoli 39 e 40, a favore del contraente il mutuo fondiario prevede anche altre tutele e diritti a suo favore.
Nel complesso, tra le spese accessorie non ci sono solamente le spese notarili, ragion per cui occorre fare molta ma molta attenzione a tutte le voci di costo; ci sono infatti, tra l’altro, le spese per l’istruttoria del mutuo, quelle di incasso della rata mensile, se previste, le spese di perizia e le coperture assicurative a partire da quella, obbligatoria, per il rischio di incendio e scoppio dell’immobile. A tal fine, il parametro per capire se effettivamente un mutuo è più costoso di un altro è il Taeg e non il Tan che individua solamente il tasso applicato sul mutuo più lo spread, ovverosia la commissione fissa dovuta all’istituto di credito.