A Londra i prezzi delle case sono cresciuti ad un ritmo record, mai riscontrato negli ultimi due anni.
Il gruppo di ricerca Acadametrics ha dichiarato che i prezzi delle proprietà immobiliari dell’area metropolitana di Londra sono cresciuti su livelli record nel mese di marzo, guidati da un forte incremento dei valori nei distretti più prestigiosi della città. I prezzi delle case sono infatti cresciuti di 0,9 punti percentuali rispetto al precedente mese di febbraio, giungendo a quota 378.955 sterline (circa 555.510 dollari statunitensi).
Su base annua, prosegue la ricerca Acadametrics, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero invece cresciuti di ben 17,3 punti percentuali. Le zone che hanno permesso, con la loro prestazione territoriale, questo forte aumento dei prezzi sarebbero soprattutto quelle riconducibili ai perimetri di Chelsea e di Kensington. Complessivamente, a livello nazionale i prezzi sono cresciuti di mezzo punto percentuale tra marzo e aprile.
Ad ogni modo, il monitoraggio condotto da Acadametrics non può che scontrarsi con altri studi similari, che non sempre danno lo stesso esito. Secondo la Royan Institution of Chartered Surveyors, ad esempio, i prezzi nel mese di aprile sarebbero cresciuti per la prima volta negli ultimi cinque mesi, ma di un ritmo inferiore a quello preannunciato da Acadametrics. Per Halifax, invece, i valori sarebbero addirittura diminuiti di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Tornando a riferirsi sull’andamento delle singole aree, pare che nelle due zone di pregio sopra ricordate i prezzi delle proprietà immobiliari siano cresciuti addirittura del 29,3% rispetto al livello conseguito nel corso dello scorso anno.
Per Knight Frank LLP, infine, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo sarebbero crecsiuti nell’intera Inghilterra del 12,9% durante il mese di aprile su base annua. L’incremento su base mensile sarebbe invece stato dello 0,5%, e farebbe del quarto mese dell’anno il 12 aumento consecutivo rispetto al periodo di confronto precedente, ma lasciando ancora i prezzi delle case inferiori di 2,5 punti percentuali rispetto al picco di febbraio 2008.