Negli Stati Uniti il livello delle sofferenze dei finanziamenti immobiliari commerciali sono cresciute ancora.
Le sofferenze sui mutui immobiliari concessi per la realizzazione di unità ad uso abitativo da parte degli istituti di credito degli Stati Uniti sono cresciute su livelli record durante il primo trimestre dell’anno. A sostenerlo è stato negli scorsi giorni un report della Real Capital Analytics, secondo cui tale proporzione avrebbe oramai toccato il 4,6%, raddoppiando la soglia toccata nello stesso periodo dell’anno precedente.
In particolare, la società di consulenza immobiliare rivela che le sofferenze sui finanziamenti destinati alla costruzione di appartamenti sarebbero salite al 4,4% nel primo trimestre dell’anno, rispetto al 2,4% conseguito durante lo stesso periodo dello scorso esercizio. In crescita anche le sofferenze sui mutui ad utilizzo commerciale, che comprendono finalità immobiliari legate a uffici, negozi, alberghi e strutture ricettive, progetti industriali.
Il dato, proseguono gli analisti della Real Capital Analytics, andrebbe letto con le altre informazioni sullo stato di salute dell’immobiliare residenziale e commerciale degli Stati Uniti. La recessione globale ha infatti ridotto fortemente la domanda per proprietà immobiliari ad uso abitativo, uffici, negozi di vendita al dettaglio, hotel e magazzini, in maniera pressoché continuativa durante gli ultimi due anni.
La determinante principale di questo scenario è da ricondursi principalmente al deterioramento dello scenario occupazionale, con un tasso che ha prima toccato la doppia cifra, e si è poi accomodato su soglie comunque molto vicine al 10%.
Per la società di analisi e di consulenza, non resta ora che attendere la seconda parte dell’anno. I motivi sono principalmente due: il primo è relativo all’arrivo delle vacanze, che potrebbe ravvivare il mercato immobiliare, anche commerciale; il secondo è invece riferibile a un presumibile miglioramento del mercato del lavoro, con alcune tra le più importanti osservazioni di settore che riferiscono di un tasso di disoccupazione previsto in diminuzione.