Nella capitale bulgara Sofia i prezzi delle case continuano a calare, ma ci si avvia verso una stabilizzazione.
Il prezzo medio di una proprietà immobiliare ad uso abitativo nella capitale bulgara Sofia è calato ancora durante la prima parte del 2010. A sostenerlo, un report recentemente pubblicato ad opera della società di consulenza del settore Colliers International, secondo cui il decremento medio registrato nel corso dei primi sei mesi dell’anno sarebbe pari a 3 punti percentuali, con una flessione su base annua di ben 17 punti percentuali.
Regge meglio il confronto su base annua l’insieme delle aree di maggior pregio della metropoli bulgara. Ad ogni modo, anche nelle zone più esclusive, i prezzi medi delle abitazioni sono in forte flessione, pari a circa 15 punti percentuali. Contrariamente alle zone più periferiche, tuttavia, nel primo semestre non si sono registrate variazioni significative: un elemento che fa pensare che il mercato real estate locale si stia lentamente stabilizzando.
Nei quartieri emergenti di Vitosha, Bukston e Manastirski Livadi, invece, la situazione è decisamente peggiore. In queste aree i prezzi sono calati di 5-6 punti percentuali in soli sei mesi (la prima metà dell’anno in corso), mentre il decremento su base annua sfiora i 20 punti percentuali.
Gli esperti di Colliers International sostengono che tale flessione è dovuta principalmente a una domanda di settore molto più contenuta che in passato, che condizionerà ancora lo sviluppo del mercato immobiliare, rendendolo sempre più flessibile.
Inoltre, se da una parte l’offerta di settore sembra farsi sempre più esigente, il budget degli acquirenti continua a rimanere limitato. Raramente, precisano gli opinionisti di Colliers, l’acquirente bulgaro decide di spendere più di mille euro per metro quadro, per un investimento complessivo che non supera i 50 mila euro per un appartamento con una stanza da letto, e i 70-90 mila euro per un appartamento con due stanze da letto.