Stati Uniti, erogazioni mutui in calo del 4,4%

di Redazione Commenta

Le erogazioni di mutui negli Stati Uniti sono calati del 4,4% durante la penultima settimana del mese di luglio.

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Un indice di riferimento nel calcolo e nel monitoraggio delle erogazioni di finanziamenti immobiliari è calato di 4,4 punti percentuali durante la settimana terminata il 23 luglio 2010 (l’ultima alla quale è possibile riferire un report puntuale), a causa di un incremento dell’onerosità dei finanziamenti a lungo termine, che ha resto meno convenienti le operazioni di rifinanziamento di precedenti mutui.

L’indice cui ci riferiamo è quello calcolato settimanalmente dalla Mortgage Bankers Association, la quale ha annunciato che i rifinanziamenti di mutui già in corso di ammortamento sono calati di 5,9 punti percentuali rispetto alla settimana precedente, che aveva tuttavia rappresentato un picco storico annuale; i mutui per acquisto di una casa sono invece cresciuti di 2 punti percentuali nello stesso periodo di riferimento.

Rifinanziamenti e mutui per acquisto casa sembrano pertanto proseguire su due strade differenti; i primi erano stati rinvigoriti da un rinnovato calo dei tassi di interesse che avevano reso molto convenienti le sostituzioni di finanziamenti a condizioni economiche “vecchie”; i secondi invece sono rimasti pressochè indifferenti al basso livello dei tassi di interesse, subendo invece le pressioni negative dell’esaurimento del beneficio fiscale riservato dal governo agli acquirenti di una prima casa.

Secondo quanto riferito dagli analisti della Mortgage Master, il mercato immobiliare degli Stati Uniti è ancora sostanzialmente “debole”, e ci sono degli ampi margini di buone opportunità di guadagno per coloro che desiderassero investire i propri risparmi in tale segmento del panorama industriale americano.

Il tasso sui finanziamenti immobiliari a 30 anni è in media cresciuto a 4,69 punti percentuali rispetto ai 4,59 punti percentuali della settimana precedente, il livello più basso dal 1990. Ciò, in altri termini, significa che per un mutuo di 100 mila dollari, la rata a trent’anni è pari a 518 dollari, 41 dollari in meno rispetto a quanto applicato un anno fa, quando il tasso di interesse medio per i mutui a trent’anni era pari a 5,36 punti percentuali.

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