La situazione evolutiva del mercato immobiliare nel segmento delle case usate degli Stati Uniti non è granchè positiva: troppi pignoramenti e, soprattutto, troppo forte è l'assenza del supporto governativo.
Nel corso del mese di giugno le vendite di case usate nel mercato immobiliare degli Stati Uniti hanno subito un andamento migliore del mese di maggio, nel quale le compravendite di proprietà avvenute sul c.d. mercato secondario hanno subito un declino piuttosto sostanzioso come principale conseguenza della scadenza del beneficio fiscale precedentemente previsto per favorire le transazioni degli acquirenti di prima casa.
Il governo americano aveva infatti stabilito un bonus da 8 mila dollari per incentivare i potenziali acquirenti a diventare proprietari di una propria prima casa. Per ottenere tale beneficio era necessario concludere un’operazione di preliminare di vendita entro il 30 aprile 2010, portando poi a compimento la compravendita entro il 1 luglio 2010: la scadenza del beneficio aveva ovviamente prodotto un grave gap tra i mesi di aprile e di maggio, che sembra ora sulla via della stabilizzazione.
Secondo quanto sostenuto dalla National Association of Realtors, infatti, le vendite di case già presenti sul mercato – il cui peso sul totale delle compravendite è pari a circa il 90% – sono diminuite di 5,1 punti percentuali durante il mese di giugno. Sempre stando a quanto affermato dall’associazione, il volume di transazioni rimarrà “molto basso” anche nel corso dei prossimi mesi, riflettendo l’effetto sul medio termine della scomparsa del beneficio sopra ricordato.
Positivo è invece l’influsso dell’attuale onerosità dei mutui immobiliari. Secondo i monitoraggi periodici di Freddie Mac, i tassi mediamente applicati sui finanziamenti a 30 anni hanno toccato un livello minimo storico di 4,54 punti percentuali durante l’ultima settimana del mese di luglio: questa maggiore convenienza non sta tuttavia supportando le transazioni nel modo che ci si attendeva a inizio maggio.
Un’altra determinante, di segno inverso, è invece rappresentata dai pignoramenti, che nel corso del secondo trimestre del 2010 sono cresciuti di 38 punti percentuali su base annua. L’accrescimento del numero di case presenti sul mercato sta ingrossando le fila dell’offerta commerciale, producendo delle evidenti pressioni al ribasso nei valori delle proprietà abitative.