Acadametrics sostiene che nel mese di luglio i prezzi delle case sono cresciuti dello 0,1%, ma che nei prossimi mesi subiranno delle flessioni più o meno evidenti.
I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo del Regno Unito sono cresciuti di 0,1 punti percentuali a luglio rispetto a quanto riscontrato da Acadametrics nel precedente mese di giugno. Il livello è pertanto sostanzialmente invariato, così come avvenne nel corso del sesto mese dell’anno, quando fu registrata una contrazione dello 0,1% dei valori commerciali, su base mensile.
Stando al comunicato stampa di Acadametrics, inoltre, i prezzi medi degli appartamenti in Inghilterra e in Galles sarebbero pari a circa 220.865 sterline (al cambio attuale, 344 mila dollari). L’incremento dei prezzi delle case del mese di luglio è stato altresì il primo dal mese di febbraio, e si lega al rialzo del volume delle comrpavendite, pari all’11% su base mensile, a quota 72.100 unità.
Su base regionale, il calo medio dei prezzi più rilevante è stato riscontrato nelle aree dello Yorkshide e nella regione di Humberside, con un decremento dei valori commerciali pari a 0,5 punti percentuali. In calo anche i valori commerciali nella metropoli londinese: la capitale ha fatto riscontrare un calo dei prezzi delle case pari a 0,4 punti percentuali rispetto a giugno.
Nella sua analisi sui dati puntuali, Acadametrics sostiene che la motivazione principale alla base della flessione dei prezzi sarebbe riconducibile alla calante domanda immobiliare, a sua volta provocata dalla maggiore sfiducia dei consumatori britannici sui futuri sviluppi a breve termine del mercato immobiliare locale e, più in generale, dello scenario economico finanziario.
A tal proposito, uno studio della Nationwide Building Society riporta che il valore che monitora la fiducia dei consumatori è calato ai minimi storici degli ultimi quindici mesi durante lo scorso luglio. A pesare, soprattutto il preannunciato intervento del governo, che dovrebbe effettuare significativi tagli alla spesa pubblica.