Il mercato immobiliare cinese conosce un periodo di ottima spinta al rialzo grazie anche al ruolo degli investitori stranieri.
L’immobiliare cinese, come ci si attendeva, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con dei dati incoraggianti. I risultati diffusi dal National Bureau of Statistics, combinati con quelli relativi alla recente diramazione da parte del Ministero del Commercio, ci dicono infatti che i prezzi delle case nella ‘mainland’ proseguono la loro strada al rialzo, e lo fanno con un ritmo ancor più incisivo del recente passato grazie all’intervento degli investitori stranieri, evidentemente interessati al trend crescente del real estate locale.
L’Agenzia Statale che cura le rilevazioni sul mercato immobiliare cinese ha infatti dichiarato che su base annua a settembre i prezzi sono aumentati di quasi il 3%, denotando un ritmo di aumento davvero interessante in uno scenario globale non certo convincente.
A sostenere questa spinta all’ulteriore rialzo del real estate con gli occhi a mandorla sarebbe stata, questa volta, soprattutto l’azione degli investitori esteri, che valutano il mercato cinese come uno dei più appetibili nel mondo.
Il Ministero del Commercio ha infatti contemporaneamente diffuso i dati secondo cui gli investimenti diretti esteri sarebbero saliti del 19% su base annua, sfiorando quota 8 miliardi di dollari. Al forte afflusso di investimenti diretti dall’estero non avrebbe inoltre fatto fronte una crescita delle esportazioni, stimate – a settembre – in deciso calo.
Per quanto riguarda le singole aree immobiliari del Paese, gli analisti sono pronti a scommettere su un nuovo rialzo dei prezzi di Pechino e, in particolar modo, nell’area sudorientale di Shenzhen dove, nel solo mese di settembre, si è avuto un incremento effettivo dei valori immobiliari di oltre l’11% su base annua.
Da inizio anno ad oggi, conclude infine il report, le vendite di case in Cina sono cresciute di oltre il 73% rispetto allo stesso periodo del 2008, per un valore assoluto pari a 2,75 trilioni di yuan. Gli investimenti nel settore sono infine cresciuti del 18%.