Negli Stati Uniti la lenta ripresa economica sta condizionando la crescita dei prezzi delle proprietà immobiliari commerciali.
Moody’s sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso commerciale degli Stati Uniti abbiano subito un forte calo durante il sesto mese dell’anno, l’ultimo al quale la società di consulenza finanziaria possa riferire un’analisi ufficiale: la motivazione di questo declino, prosegue la compagnia, andrebbe ricondotta alla deteriorata situazione economica, che mostra difficoltà nel condurre una ripresa nel breve termine.
L’indice che misura la variazione dei prezzi delle proprietà immobiliari commerciali ha pertanto subito una flessione di 4 punti percentuali durante il mese di giugno rispetto al precedente mese di maggio, rappresentando non solo il più grave declino su base mensile da quasi un anno, ma anche un ritorno al segno negativo per ciò che concerne i valori commerciali dell’intero 2010.
I ricercatori della società hanno dichiarato che i prezzi dovrebbero rimanere piuttosto bassi per “ancora diverso tempo”, come principale conseguenza della “prosecuzione di un lento recupero dalla recessione da parte dei mercati immobiliari commerciali e dell’intera economia americana”.
Il tasso di disoccupazione e il rallentamento nella crescita economica stanno infatti conducendo grandi pressioni al ribasso nei prezzi di mercato di uffici, appartamenti, spazi industriali e al dettaglio. Il Pil statunitense è cresciuto al 2,4% nel corso del secondo trimestre, al di sotto delle aspettative degli analisti e al di sotto del 3,7% che ha contraddistinto il primo trimestre dell’anno.
Rispetto al picco del 2007, inoltre, l’indice di Moody’s sulle proprietà immobiliari commerciali ha subito un calo di 41 punti percentuali, mostrandosi tuttavia più elevato di 4,2 punti percentuali rispetto al minimo recente storico riscontrato a ottobre 2009.