In questi anni in Italia non è cambiato solo il mercato immobiliare, ma anche il servizio di portineria negli edifici, sempre più raro specie nei grandi centri abitati, mentre ancora cercano di “resistere”, anche se con difficoltà, negli immobili di pregio al Centro delle grandi città.
A metterlo in evidenza è stato durante la scorsa estate il Portale specializzato Immobiliare.it che, in particolare, ha rilevato come negli ultimi tre anni nel nostro Paese gli stabili con servizio di portineria siano scesi del 15%, ma sono state rilevate anche punte di ribasso dell’ordine del 20% in città come Torino e Genova.
E così aumentano nei palazzi le guardiole che sono chiuse di giorno e spente di notte, ma in molti edifici la guardiola è stata “recuperata” applicando un rapido cambio di destinazione in base alla superficie; in molti casi, infatti, dove prima c’era la portineria adesso è possibile trovare un ufficio o addirittura un negozio con il conseguente recupero di un valore notevole per l’immobile.
Poi non mancano quelle case dove magari c’è la guardiola, ma questa viene riaperta solo durante l’estate quando magari nello stabile ci sono poche famiglie ed una elevata presenza di anziani; in questo modo il portinaio può svolgere un ruolo di sorveglianza e di controllo in una stagione dove l’assenza di molti cittadini dalle case invoglia i ladri ad effettuare furti e scippi. Nel complesso, comunque, Immobiliare.it ha rilevato come in questi anni, dove presente, la figura del portinaio abbia perso alcuni compiti e ne abbia acquistato altri.
Al tempo, infatti, il portinaio faceva “casa e bottega” avendo spessp la residenza in un appartamento all’interno dello stabile. Adesso invece il portinaio è una figura che esercita prevalentemente un ruolo di vigilanza, durante le ore ufficio nei palazzi dove sono presenti le sedi delle aziende, lavora al massimo otto ore, solo nei feriali, e molto spesso la sua presenza in guardiola si limita ad una mezza giornata.
Un edificio senza portinaio, cosa non trascurabile, comporta anche un minore esborso per le spese di condominio, e questo di certo non dispiace a milioni di famiglie che di questi tempi hanno problemi a far quadrare i conti a fine mese.