Il governo di Singapore ha approvato nuove, rigide regole per evitare che i prezzi salgano ulteriormente in maniera incontrollabile.
Per raffreddare i bollenti spiriti del mercato immobiliare – che porta i prezzi delle case in crescita di ben 38 punti percentuali nel corso del solo secondo trimestre – il governo di Singapore sta per lanciare delle nuove iniziative di contrasto alla speculazione del real estate, cercando di frenare le attività di compravendita non legate ad esigenze abitative.
La prima manovra governativa è stata introdotta al fine di diminuire il limite di finanziabilità proporzionale al valore commerciale dell’abitazione da acquistare. Fino ad oggi il mutuatario poteva richiedere fino all’80% del valore di mercato della casa oggetto di compravendita: d’ora in poi, chi è già titolare di un mutuo, non potrà domandare oltre il 70% del controvalore dell’immobile.
Inoltre, sono state aumentate le proporzioni dei pagamenti in liquidità da parte dei mutuatari. Mentre prima era necessario fornire il 5% di contante a supporto dell’operazione di compravendita, ora il governo ha scelto di incrementare la richiesta di fondi propri da parte del mutuatario, domandando il versamento di un 10% di liquidità a compimento dell’operazione.
Non solo: sempre lo stesso governo ha introdotto una nuova tassa per chi acquisterà un’unità residenziale, vendendola entro tre anni dal momento dell’acquisizione. Un balzello che mira a scoraggiare chi vuole speculare sul mercato immobiliare, approfittando del trend crescente dei tassi per lucrare sulle transazioni di compravendita.
Resta ora da chiarire quale sarà l’effettiva conseguenza di tale insieme di iniziative nei confronti dei prezzi. I valori delle proprietà residenziali di Singapore sono cresciute del 38% nel secondo trimestre (su base annua) guidando i 36 mercati immobiliari più appetibili del mondo in termini di ritmo di incremento dei valori commerciali…