Negli States gli analisti stimano in crescita il volume di vendita delle case.
Secondo quanto riporta un’analisi condotta da Bloomberg, nel corso del mese di agosto le vendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo negli Stati Uniti avrebbero riscontrato una lieve crescita, dando pertanto luogo a un possibile segnale di stabilizzazione del locale real estate, dopo le note variazioni negative dovute all’esaurimento dei termini per richiedere il bonus fiscale ad incentivo degli acquirenti di una prima casa.
Gli analisti consultati da Bloomberg News ritengono infatti che gli acquisti di case (sia nuove che usate, con un coinvolgimento, pertanto, sia del mercato primario che di quello secondario), sarebbero aumentati di 7 punti percentuali nel corso dell’ottavo mese dell’anno, per un volume annualizzato che sarebbe cresciuto a quota 4,395 milioni di case.
Gli osservatori del mercato immobiliare nordamericano ritengono che l’ostacolo più arduo da superare nella strada di una definitiva ripresa delle attività è relativo al tasso di disoccupazione, ancora vicino al 10%, e al crescente volume di pignoramenti che sta drogando il mercato immobiliare con la fornitura di un’incrementante entità di abitazioni in vendita.
Bene invece il livello di onerosità dei finanziamenti, vicino a minimi storici. La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di riferimento nel range compreso tra 0% e 0,25%, confermando oramai una politica prudenziale che dura da quasi due anni, e alimentando le opinioni di chi ritiene che la massima istituzione monetaria del Paese non cambierà idea almeno fino al 2011 inoltrato.
Per quanto riguarda infine le sole vendite di case già esistenti sul mercato, il volume (annualizzato) dovrebbe essere cresciuto da 3,83 milioni di unità a 4,1 milioni di unità, con uno sviluppo positivo di 7,1 punti percentuali che segue il tracollo di luglio (- 27 punti percentuali).