In Giappone, per la prima volta dal 2007, sta rallentando il calo dei prezzi dei terreni edificabili.
Il calo dei prezzi dei terreni giapponesi sta rallentando, per la prima volta dal 2007, grazie a condizioni creditizie meno stringenti rispetto al passato – e in particolar modo rispetto al biennio 2008/2009 – e grazie alle prime parvenze di ripresa dalla crisi economica più grave dal Secondo dopoguerra in poi.
Stando a quanto afferma il Ministero delle Infrastrutture, Trasporti e Turismo, il prezzo medio di un terreno in Giappone è calato di 3,7 punti percentuali nel corso di giugno (rispetto allo stesso mese dello scorso anno), contro un declino di 4,4 punti percentuali conseguito a maggio, su base annua.
I prezzi dei terreni, che oramai calano in maniera pressoché continuativa dallo scoppio della bolla immobiliare di metà anni ’80, hanno toccato un valore pressoché dimezzato rispetto ai massimi storici, nell’attesa di una stabilizzazione duratura dei prezzi.
Per quanto riguarda il futuro a breve e medio termine, varie sono le supposizioni lanciate dagli osservatori del mercato immobiliare locale, che per ora si limitano a riscontrare una buona crescita degli investimenti commerciali diretti sul real estate (+ 35% a 5,8 miliardi di dollari nel solo secondo trimestre del 2010).
Per ciò che infine concerne gli spazi edificabili più ambiti, il top si conferma il distretto commerciale di Ginza, a Tokyo, dove un terreno può arrivare a costare anche 20,2 milioni di yen per metro quadro. L’intera metropoli e capitale nipponica è la realtà urbana mediamente più onerosa dell’arcipelago.