Negli Stati Uniti nuovo calo dei mutui concessi dalle banche locali, per la terza settimana consecutiva.
Le erogazioni di finanziamenti immobiliari negli Stati Uniti hanno subito un nuovo declino durante la scorsa settimana, portando la flessione delle concessioni di mutui da parte degli istituti di credito locali a una striscia negativa che dura da tre settimane.
La Mortgage Bankers Association ha infatti sostenuto che l’indice di riferimento per tale attività ha subito una contrazione di 1,4 punti percentuali nella settimana terminata il 17 settembre (l’ultima per la quale è possibile riportare una statistica consolidata), per il livello più basso dell’ultimo mese e mezzo, e penalizzato da un passo indietro del 3,3% dei mutui per acquisto, e dello 0,9% dei rifinanziamenti.
Secondo gli analisti, le determinanti principali che hanno condizionato il perseguimento di questo risultato vanno ricercati principalmente in un tasso di disoccupazione ancora ai massimi degli ultimi ventisei anni, e alla mancanza di incentivi da parte dello Stato, che possano rianimare il mercato immobiliare nordamericano.
La ripresa del mercato delle compravendite delle case – e il conseguente riflesso sulle richieste di finanziamenti a tale scopo – rimane così molto lenta, e rischia di trascinarsi con questi ritmi almeno per tutta la parte finale del 2010 e il primo trimestre del 2011.
Per quanto riguarda l’onerosità dei finanziamenti immobiliari, i dati dell’MBA ci dicono invece che il tasso medio su un mutuo a 30 anni è pari al 4,44%, contro il 4,47% della settimana precedente, e vicino al 4,43% di metà agosto, minimo valore dal 1990.