Stati Uniti, analisti pessimisti sul volume di compravendita case

di Redazione Commenta

Negli Stati Uniti gli analisti sono pessimisti circa le possibilità di una ripresa delle trattative nel mercato immobiliare locale.

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Gli analisti statunitensi sostengono in massa che il volume di vendita delle case non nuove durante il mese di agosto sarebbe aumentato di lieve entità, rimanendo su livelli minimi dell’ultimo decennio, e rinviando ancora a tempo indeterminato le determinanti di una potenziale ripresa nel breve termine.

Il volume relativo alla compravendita di case non nuove (annualizzato) dovrebbe infatti esser giunto a quota 4,1 milioni di unità. Il dato è evidentemente in crescita rispetto a quello del mese di luglio (3,83 milioni di unità), ma sarebbe comunque il secondo peggior risultato da dieci anni a questa parte.

A penalizzare gli auspici di uno sviluppo significativo delle trattative e delle compravendite sarebbe soprattutto un livello del tasso di disoccupazione troppo ancorato alla doppia cifra: gli economisti sostengono infatti che il tasso di disoccupazione rimarrà al di là dei 9 punti percentuali per l’intero prossimo anno.

Una mano alla ripresa del real estate potrebbe fornirla senza alcun dubbio una nuova applicazione di misure di natura fiscale, come peraltro già avvenuto nel mercato nordamericano fino al mese di aprile.

Tornando invece al livello della disoccupazione, un miglioramento dello scenario del mercato del lavoro potrebbe altresì contribuire a un freno dei pignoramenti, che stanno ingrossando le fila dell’offerta, generando delle influenze al ribasso nei valori commerciali delle abitazioni.

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