Anche per il secondo trimestre di quest’anno in Italia il mercato immobiliare ha confermato i segnali di inversione di tendenza del periodo da gennaio al mese di marzo del 2010. A darne notizia è stata l’Agenzia del Territorio che al riguardo, sul proprio sito Internet, www.agenziaterritorio.it, ha pubblicato la consueta nota trimestrale che è stata realizzata dall’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI).
Ebbene, nel secondo quarto del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la crescita dell’intero settore immobiliare, in termini di numero di compravendite, è stata del 2,3% a fronte però di un andamento che rimane ancora a due velocità.
Dalla Nota trimestrale dell’Osservatorio del mercato immobiliare è infatti emersa una crescita superiore alla media, pari al 4,5%, per le compravendite di abitazioni, mentre l’incremento delle compravendite di pertinenze ha fatto registrare nel secondo trimestre di quest’anno, rispetto al periodo da aprile al mese di giugno del 2009, un incremento risicato dello 0,8%.
Il tutto a fronte di una quota di compravendite, tra abitazioni e pertinenze, che copre l’80% dell’intero mercato immobiliare. Semaforo rosso, invece, anche nel secondo trimestre 2010 per il mercato non residenziale, ovverosia per le compravendite di immobili ad uso produttivo che, specie nel terziario, con una contrazione del 14,1%, hanno fatto registrare un’ampia caduta, mentre con un -4,7% hanno limitato i danni le compravendite di immobili non residenziali del settore commerciale. Questa persistente contrazione delle compravendite immobiliari nel settore non residenziale è chiaramente ancora frutto della crisi finanziaria ed economica che anche nel nostro Paese ha lasciato il segno sull’economia.
Concentrando l’attenzione sul settore residenziale, dalla Nota dell’OMI emerge come al Centro nel secondo trimestre di quest’anno ci sia stato, con l’11,6%, l’incremento più ampio per quel che riguarda il volume delle compravendite; a seguire c’è il Sud con un aumento del 6,9% mentre al Nord, dopo il +2,7% del primo trimestre 2010, nel periodo aprile – giugno 2010 c’è stato un aumento ma pari comunque solo allo 0,5%.