A Manhattan si registra un incremento nel volume delle transazioni immobiliari, e uno sviluppo dei prezzi medi.
Gli appartamenti venduti a Manhattan nel corso del terzo trimestre del 2010 sono aumentati del 19% rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2009, con il secondo livello più elevato di compravendite dal 2008, e grazie soprattutto alla stabilizzazione del mercato del lavoro e a tassi di interesse sui mutui sempre più convenienti.
Il mix di determinanti di cui sopra ha quindi permesso al mercato immobiliare di poter riscontrare 2.661 vendite, contro le 2.230 dell’anno precedente. I dati, riferiti pubblicamente dal broker Prudential Douglas Elliman Real Estate, sostengono altresì che i prezzi medi sarebbero cresciuti di 7,5 punti percentuali a 914 mila dollari.
Tra le cause, come già preannunciato, un cenno merita soprattutto l’attuale condizione del mercato occupazionale, con un tasso di disoccupazione pari al 9,4% nel corso del mese di agosto, e uno scenario invariato rispetto al mese di luglio. Elemento che fa ben sperare per la raggiunta stabilità di tale segmento dell’economia americana.
Per ciò che concerne i tempi medi di vendita, attualmente le proprietà da collocare permangono sul mercato circa 125 giorni, che rappresenta un arco temporale inferiore del 26% rispetto all’anno precedente.
Per quanto infine riguarda l’andamento del 2011, gli analisti confermano l’esistenza di tutti i presupposti per uno sviluppo più convinto del mercato immobiliare della prestigiosa area metropolitana, con volumi di vendita e prezzi previsti in sensibile aumento.