Durante il mese di novembre è stato registrato un fortissimo calo delle erogazioni di finanziamenti immobiliari.
Il numero dei finanziamenti immobiliari concessi dalle banche statunitensi durante l’ultima settimana ha subito un fortissimo calo, segnando il record annuale. Alla base di questa cattiva performance è, principalmente, il dato relativo all’incremento dei costi sui mutui, che hanno provocato una significativa contrazione dei rifinanziamenti.
La Mortgage Bankers Association rivela di conseguenza che il volume di mutui concessi in territorio statunitense è calato di 14 punti percentuali nella settimana terminata il 12 novembre, l’ultima per la quale è possibile riferire un monitoraggio ufficiale e puntuale.
La causa di questo passo indietro, come già anticipato poche righe fa, è attribuibile quasi esclusivamente al comparto dei rifinanziamenti, che in conseguenza della crescita dei tassi sono diminuiti di 17 punti percentuali su base settimanale, il record da aprile, contro cali dei mutui per acquisto pari a 5 punti percentuali.
L’incremento dei tassi di interesse sui mutui ha così iniziato a produrre i suoi primi effetti sensibili, pur significando l’avvio di una ripresa economica che si preannuncia essere più convinta rispetto ai timidi segnali intravisti nel corso dei mesi che hanno preceduto tale avvenimento.
I tassi di interesse sui mutui a trent’anni sono ora pari in media a 4,46 punti percentuali, rispetto ai 4,28 punti percentuali del periodo di riferimento precedente. Ad inizio ottobre i tassi toccarono invece i 4,21 punti percentuali, livello minimo record dal 1990.