Il governo cinese avvia nuove iniziative per contrastare l'incredibile crescita dei prezzi delle case.
Visto e considerato che non è riuscito, con le proprie manovre originarie, a frenare l’incredibile ritmo di crescita dei prezzi delle case, il governo cinese ha ritenuto opportuno intervenire nuovamente all’interno del mercato immobiliare del Paese asiatico, introducendo altre azioni “correttive” dello scenario in formazione.
L’obiettivo delle ultime iniziative è principalmente quello di arginare il flusso di denaro proveniente dall’estero, evitando che gli investimenti stranieri possano alimentare la già accesa speculazione del settore immobiliare, spinta da impieghi finalizzati all’acquisto di ampi blocchi di appartamenti.
Con le prerogative di cui sopra, il Ministero dell’Alloggio e dello Sviluppo Rurale Urbano e l’Ufficio Statale Cambi hanno deciso di approntare un pacchetto di nuove regole che impediranno, di fatto, il continuo allargamento della platea di acquirenti stranieri di proprietà abitative cinesi.
Stando alle nuove norme, infatti, le proprietà immobiliari ad uso abitativo potranno essere acquistata esclusivamente da cittadini residenti in Cina, e da cittadini stranieri che riescano a dimostrare di svolgere regolare occupazione nel Paese asiatico da almeno un anno, senza possedere altri appartamenti.
Oltre che nella “mainland”, le nuove norme riguardano anche il mercato immobiliare di Hong Kong e quello di Taiwan, che condividono enormi ed evidenti problemi legati all’impossibilità di controllare adeguatamente la crescita dei prezzi delle case.