Per le ristrutturazioni edilizie gli italiani possono sia finanziare i lavori con un mutuo, a patto che chiaramente la banca ce lo conceda, sia sfruttare anche dei benefici fiscali offerti dalla normativa vigente. Trattasi, nello specifico, di un bonus, uno sconto fiscale fruibile attraverso il meccanismo delle detrazioni dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef); nel dettaglio lo sconto è pari al 19% con un massimale annuo pari a 2.582,28 euro complessivi a patto che in ogni caso il finanziamento ipotecario si riferisca alla prima casa.
Ai fini della validità di fruizione dello sconto Irpef occorre comunque andare a rispettare opportuni requisiti, a partire dall’unità immobiliare che, entro sei mesi dalla conclusione dei lavori, deve essere resa abitabile e quindi destinata come accennato a prima casa ad uso residenziale.
Inoltre, così come riporta il Portale Mutui.it, prendendo a riferimento l’ultimissima Guida aggiornata dalle Entrate sulle agevolazioni fiscali, occorre ai fini della fruizione del bonus che il mutuo venga stipulato dal soggetto che, in qualità di proprietario, andrà a dichiarare il possesso dell’immobile. In più, è necessario che il finanziamento ipotecario venga sottoscritto entro i sei mesi che precedono la data di inizio dei lavori. La fruizione del bonus al 19%, inoltre, non decade nel caso in cui per il rilascio delle abilitazioni amministrative ai lavori, previste per Legge, ci siano dei ritardi imputabili al Fisco.
Niente bonus sull’Irpef, invece, se dopo sei mesi dalla fine dei lavori la casa non viene resa abitabile e adibita a prima casa ad uso residenziale; in tal caso, inoltre, il contribuente sarà chiamato anche a comunicare all’Amministrazione finanziaria lo storno del bonus attraverso una rettifica nella prima dichiarazione dei redditi utile. Per saperne di più è possibile collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e scaricare la Guida sulle agevolazioni fiscali; e comunque, in caso di dubbi, è sempre possibile rivolgersi al proprio commercialista di fiducia.
