Dopo una fase di calma piatta dal fronte della cedolare secca sugli affitti, l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione sta facendo registrare un vero e proprio sprint di fine anno che potrebbe anche comportare l’entrata in vigore del nuovo regime opzionale a partire dall’1 gennaio del 2011. La novità, lo ricordiamo, potrà permettere ai proprietari di immobili di risparmiare sulle tasse in proporzione, per semplificare, al numero di unità immobiliari affittate; questo dovrebbe permettere, con un’imposta unica al 20%, l’emersione degli affitti in nero sebbene i Sindacati degli inquilini al riguardo nutrano grossi dubbi specie se si considera che i contratti di locazione standard, ai fini dell’applicazione dell’imposta al 20%, sono equiparati a quelli con il canone concordato.
I Sindacati degli inquilini, in particolare, hanno chiesto un’aliquota più bassa per i contratti a canone concordato in modo tale da permettere su tutto il territorio nazionale un abbassamento medio dei prezzi dei canoni di locazione che, specie nelle grandi città, hanno raggiunto livelli a dir poco stellari.
Ebbene, in accordo con quanto riporta il Portale di annunci immobiliari online Idealista.it, riprendendo un articolo apparso su Milano Finanza, l’esame del Decreto sul federalismo municipale è iniziato presso la commissione finanze della Camera dei Deputati; trattasi del Decreto che contiene proprio la cedolare secca sugli affitti, ragion per cui con questa accelerazione aumentano le probabilità che il regime opzionale dell’imposta sostitutiva possa partire dall’1 gennaio del 2011.
Ricordiamo tra l’altro come contestualmente all’entrata in vigore della cedolare secca scatteranno anche misure “punitive” per chi continuerà ad affittare in nero attraverso un inasprimento delle sanzioni. Sebbene la situazione politica sia attualmente instabile, quindi, la cedolare secca potrebbe partire e resterebbe da approvare l’Imu, la nuova imposta che, comunque, dovrebbe partire dal 2014, e che è destinata a stravolgere la fiscalità immobiliare anche attraverso un accorpamento di parecchie tasse e tributi.