Per il Piano Famiglie, ed in particolare per la moratoria sui finanziamenti ipotecari stipulati dalle famiglie per la prima casa, si va verso una proroga. Questo, in accordo con quanto dichiarato da Giuseppe Mussari, Presidente dell’ABI, è infatti l’orientamento dell’Associazione Bancaria Italiana che in merito intende allungare il periodo di validità della misura di altri sei mesi.
Attualmente, lo ricordiamo, la moratoria è accessibile fino e non oltre il 31 gennaio del 2011, termine ultimo per la presentazione delle domande, a fronte di eventi ed imprevisti negativi ammissibili che si siano verificati entro e non oltre il 31 dicembre del 2010. A brevissimo quindi dovrebbe essere raggiunta l’intesa per la proroga della moratoria che permetterà alle famiglie in difficoltà di poter ottenere la sospensione del pagamento delle rate del finanziamento ipotecario per un periodo pari a 12 mesi.
Come al solito è probabile che l’adesione al prolungamento della moratoria da parte dell’ABI preveda poi l’adesione di ogni singolo gruppo bancario; ma in tal senso non ci dovrebbero essere problemi visto che già all’attuale moratoria ha già aderito quasi tutto il sistema creditizio.
La condizione di difficoltà della famiglia, per accedere alla moratoria, lo ricordiamo, deve essere legata al rispetto di specifici requisiti di reddito e di eventi negativi quali la perdita del posto di lavoro, il decesso del mutuatario, o l’insorgere di condizioni di non autosufficienza.
Ci sono poi banche che rispetto ai “requisiti minimi” della moratoria ABI, hanno aderito alla misura con regole, criteri e requisiti meno stringenti; ed in questo caso, chiaramente, la valutazione va fatta su ogni singolo Istituto di credito aderente. Ad esempio, ci sono banche hanno eliminato il limite massimo di mutuo originario che deve essere pari a 150 mila euro; tolto tale vincolo rispettare i requisiti della moratoria è di certo più facile per famiglie in difficoltà con il mutuo su case che si trovano in città come Milano e/o Roma.