Il mercato immobiliare di Como ha chiuso il 2012 con un calo delle compravendite provocato principalmente dallo scarso supporto bancario alla domanda di settore. Una stretta, quella creditizia, che come affermato da Claudio Zanetti, presidente Fimma di Como, sulle pagine de Il Giorno, “colpisce sia gli acquirenti, che riscontrano difficoltà ad accedere ai mutui, sia le imprese che si vedono negare il credito. Nel 2012 le banche hanno ulteriormente ridotto le erogazioni del 40% rispetto al 2011″.
“La domanda di mutui esiste, solo che spesso non viene neppure presa in considerazione perché non supportata da sufficienti garanzie. La verità è che oggi per molte banche fare mutui non è più conveniente” – aggiunge Zanetti che, sottolineando come esistano comune molti immobili in vendita, nonostante l’allargamento dei tempi di attesa – “dipende sempre molto dalla collocazione e dal tipo d’immobile i più fortunati concludono entro quattro mesi ma ci sono appartamenti che abbiamo tra le proposte anche da oltre un anno. Una volta era l’offerta a dettare i tempi del mercato, adesso è la domanda” (vedi anche Patrimonio immobiliare Milano).
“Il mattone tiene sempre, anche come forma d’investimento. Temevamo contraccolpi negativi dell’Imu ma nel comasco in pochissimi hanno venduto, non è stato così in altre zone d’Italia dove in tanti si sono liberati delle seconde case. Chi ha una casa sul Lario se la tiene stretta, non solo le ville fronte lago ma anche soluzioni meno impegnative, nell’entroterra, che negli ultimi anni stanno avendo successo tra i turisti tedeschi e inglesi” – aggiunge ancora Zanetti.
“Oggi la maggior parte degli acquirenti è informata sulla qualità energetica degli edifici” – conclude infine Zanetti – “Tiene in grande considerazione le spese di gestione e preferisce investire in un nuovo che sia di qualità” (vedi anche Mercato immobiliare Milano 2012 – Agenzia del Territorio).
Continueremo a monitorare l’evoluzione del mercato nel corso delle prossime settimane.