Ferragosto di fuoco per alcuni cittadini pugliesi ai quali il Comune di Bari ha fatto recapitare richieste di pagamenti per un totale pari a un importo superiore a più di tre milioni di euro da poter versare anche in tre tranche. Motivo della richiesta, il conguaglio per vedersi assegnare i lotti edificabili all’interno del Piano di edilizia economica e popolare. Si tratta del Piano di edilizia del Contratto di Quartiere II. Le scadenze previste dall’amministrazione per i pagamenti sono qulle del 30 giugno di ogni anno (a partire dal 2011 fino al 30 giugno 2013). Ma loro non sono per nulla intenzionati ad arrendersi. Così, dopo aver ricevuta la notizia di quanto chiesto dal comune, quasi novecento cittadini hanno deciso di impugnare la decisione davanti ai magistrati del Tar (il tribunale amministrativo regionale) di Bari.
In pochi, però, potranno farsi illusioni che questo possa trasformarsi in una soluzione a breve scadenza. Anzi. Prima di poter mettere fine alla vicenda di certo ora passerà diverso tempo. Soltanto la sospensiva (anche definita come “ordinanza cautelare”) potrà evitare a Equitalia Etr Spa – alla quale è affidato l’eventuale servizio di riscossione coattiva delle quote non versate – di pretendere quanto richiesto dall’amministrazione comunale. Il percorso amministrativo, in ogni caso, non ha tempi brevi perché sarà necessario aspettare prima il giudizio di merito – con la relativa pubblicazione della sentenza – per capire davvero come si concluderà l’intera vicenda. Sempreché, poi, la parte che perde il ricorso non voglia far valere le sue ragioni davanti ai magistrati del Consiglio di Stato (organo d’appello e ultimo grado di giudizio nella giustizia amministrativa). I ricorsi proposti davanti ai Tar di tutta Italia contro gli enti locali su vicende legate alle costruzioni non sono pochi e, noostante manchino statistiche ufficiali, si possono calcolare intorno a quasi il 40% del totale con gli inevitabili strascichi davanti all’organo di appello. Insomma, Ferragosto bollente sì … ma, per i cittadini di Bari, si profila un iter tutt’altro che breve.