Sfratti per finita locazione: proroga 2011

 La proroga sugli sfratti per finita locazione è arrivata. La misura, infatti, è finalmente arrivata in Consiglio dei Ministri, ma secondo la Cgil occorre fare di più, ed in particolare intervenire allargando la platea a tutela di migliaia di famiglie sulle quali nel nostro Paese incombono gli sfratti per morosità. Questo perché tantissime famiglie a causa dei licenziamenti e della cassa integrazione hanno subito un calo dei redditi tale da non poter più far fronte mensilmente al pagamento dell’affitto.

Il provvedimento approvato dal Governo sulla proroga degli sfratti al 31 dicembre del 2011, infatti, riguarda solamente alcune categorie sociali quando invece la condizione abitativa purtroppo nel nostro Paese continua a peggiorare visto che l’andamento dell’occupazione non ha fatto registrare quei segnali di inversione di tendenza che i più ottimisti s’attendevano.

Cedolare secca affitti: tutte le info in una tabella

 Il Governo ci sta ancora lavorando, ma a breve, salvo clamorose sorprese, dovrebbe partire la cosiddetta cedolare secca sugli affitti, ovverosia l’imposta sostitutiva sui redditi da locazione molto attesa dai proprietari di immobili. Ma come funziona tutto il meccanismo? Ebbene, al riguardo l’Ufficio Studi della Confedilizia ha pubblicato online una utile tabella che permette sia di fare chiarezza, sia di acquisire tutte le informazioni necessarie per applicare quello che sarà il nuovo regime fiscale opzionale sui redditi da locazione. Innanzitutto c’è da dire che al regime possono accedere solo le persone fisiche a fronte di locazioni per uso residenziale, ragion per cui sono esclusi dal regime i proprietari di immobili che affittano a soggetti che esercitano attività d’impresa, arti e professioni includendo anche gli enti non commerciali.

La cedolare secca, così come riporta la Confedilizia, va a sostituire tutte le seguenti imposte: l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali; l‘imposta di registro; l’imposta di bollo. Rispetto a quanto definito nei mesi scorsi, bisogna fare attenzione alle aliquote visto che sono due e non più una sola per tutti i contratti di locazione.

Abu Dhabi, affitti in calo a fine 2010

Una ricerca condotta dalla Asteco ha rilevato che i canoni di locazione di Abu Dhabi hanno conosciuto un calo durante l’ultima parte del 2010: la ragione di questo freno sembra essere riconducibili in via prioritaria all’abbondanza di offerte immobiliari nella zona ora in considerazione.

Di conseguenza, i canoni di locazione hanno subito una flessione di 7 punti percentuali nel solo quarto trimestre del 2010, con ulteriori prospettive di diminuzione per quanto concerne l’anno ora in corso.

Per quanto invece riguarda i prezzi di acquisto delle proprietà residenziali, ad Abu Dhabi è ben noto lo stato di crisi: attualmente i valori sono infatti in calo del 30% rispetto al picco toccato prima dell’avvio di questa nuova ondata di crisi, anche se subito fuori i confini del Paese la situazione è addirittura peggiore.

Affitti 2011: l’andamento dei prezzi nelle grandi città

 Come si sono mossi nell’ultimo anno i prezzi degli affitti in Italia, ed in particolare in grandi città come Roma, Torino e Milano? Ebbene, al riguardo il portale di annunci immobiliari online Idealista.it ha fatto il punto della situazione rilevando nello specifico per le tre Città un andamento difforme.

Nel dettaglio, rispetto ad un anno fa a Roma i prezzi degli affitti sono scesi dell’1,1%, mentre a Torino e Milano c’è stato un rialzo, seppur contenuto, pari mediamente e rispettivamente allo 0,3% ed al 2,4%. Sotto la Madonnina attualmente per affittare una casa ci vogliono in media 14,7 euro al metro quadrato con prezzi al rialzo sopra la media nei quartieri di Fiera De Angeli, Greco-Turro e Città Studi Lambrante, mentre nelle aree periferiche e semiperiferiche di Milano i prezzi si sono mantenuti stabili o in lieve ribasso. Più ampio è stato però il calo a Certosa, Comasina-Bicocca e, tra l’altro, anche a Navigli-Bocconi e Garibaldi-Porta Venezia dove i proprietari di immobili da un anno all’altro, in materia di prezzi degli affitti, hanno dovuto abbassare le loro pretese.

Fondo sostegno affitti: forti richieste in Lombardia

 L’ultimo Bando per l’accesso al Fondo per il sostegno agli affitti ha raccolto nella Regione Lombardia la bellezza di 69.000 domande, con un incremento di ben 10 mila istanze rispetto al Bando dell’anno precedente. A farlo presente è stato Domenico Zambetti, l’Assessore alla Casa della Regione Lombardia, sottolineando altresì come l’Amministrazione regionale farà fronte a queste forti richieste con una dotazione finanziaria pari a ben 50 milioni di euro.

Inoltre, la Regione Lombardia a sostegno delle famiglie ha altresì previsto, come ricordato proprio l’Assessore, anche l’erogazione di contributi straordinari a favore dei lavoratori lombardi che hanno perso il posto, ma anche aiuti per le fasce più deboli per quel che riguarda l’accesso e l’acquisto della prima casa ad uso residenziale.

Affitti e cedolare secca: i vantaggi per i proprietari

 Con l’applicazione della cedolare secca, quando questa potrà essere applicata su tutto il territorio nazionale sugli immobili in affitto, i proprietari delle case potranno conseguire dei risparmi fiscali significativi solamente quando il loro reddito annuo da dichiarare al Fisco è pari ad almeno 28 mila euro. Questo è quanto emerge da un Rapporto a cura dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre che, infatti, ha sottolineato come sotto la soglia di reddito sopra indicata i vantaggi fiscali per il proprietario di immobili non siano più così significativi.

Anzi, l’Associazione degli artigiani mestrina pone all’attenzione il fatto che per bassi redditi, sotto i livello di 15 mila euro, il proprietario di immobili che affitta con l’eventuale applicazione della cedolare secca andrebbe addirittura a pagare più tasse.

Stati Uniti, cala il tasso degli appartamenti sfitti

Quanti appartamenti sono privi di un locatario negli Stati Uniti? Nonostante la crisi del settore ancora ampiamente in atto, il numero sta calando, e secondo quanto rivela la ricerca condotta dalla società specializzata Reis Inc., avrebbe raggiunto il minimo da due anni a questa parte.

Durante il quarto trimestre dell’anno, infatti, i contratti di locazione avrebbero subito un incremento abbastanza significativo, estendendo la temporalità della ripresa di questo comparto immobiliare, avviata nel primo trimestre dello scorso anno.

Il tasso degli appartamenti non occupati è così calato a 6,6 punti percentuali, rispetto a quegli 8 punti percentuali che contraddistinsero la ricerca Reis nello stesso periodo (gli ultimi tre mesi dell’anno) del 2009, e rispetto ai 7,1 punti percentuali del terzo trimestre 2010.

Affitto casa vacanze: si risparmia con la formula last minute

 Rispetto al passato la formula prevalente di affitto della casa per le vacanze è quella del cosiddetto “last minute”. Sembra essere infatti tramontata la tendenza degli italiani ad affittare la casa per le ferie con molte settimane di anticipo; questo perché con la formula last minute, in accordo con un Rapporto a cura del Gruppo Immobiliare.it, si arriva a risparmiare sull’affitto fino al 30%.

Il Gruppo Immobiliare.it ha effettuato l’indagine in vista delle ferie di Capodanno elaborando i dati presenti sul portale CaseVacanza.it, e constatando come in effetti i proprietari di immobili, al fine di evitare che la casa durante i periodi di “alta stagione” resti vuota, praticano con il last minute degli sconti molto elevati; a fronte dei vantaggi di tale formula, chi cerca la casa di villeggiatura in affitto all’ultimo minuto deve comunque fare i conti con il rischio di una possibile assenza di disponibilità.

Casa Toscana: contributi 2011 per giovani e famiglie

 In materia di politiche a sostegno della casa, nel 2011 la Regione Toscana metterà a punto tutta una serie di interventi finalizzati ad aiutare non solo le famiglie, ma anche i giovani ed i lavoratori disoccupati. In particolare, arriveranno, grazie ad uno stanziamento per complessivi 45 milioni di euro, contributi per l’affitto per ben tre anni a favore dei lavoratori fuori sede, degli studenti, sempre fuori sede, ma anche per i single, i giovani che convivono, le coppie senza figli e quelle che invece hanno dei figli a carico.

In base alla consistenza del nucleo familiare il contributo, la cui erogazione partirà nel mese di luglio del 2011, per tre anni, potrà essere pari a 150 euro al mese, oppure 200 euro al mese per trentasei mesi.

Decreto Milleproroghe senza proroga blocco sfratti

 Per chi vive in affitto, e rischia lo sfratto, il Decreto Milleproroghe, approvato nei giorni scorsi dal Governo, non ha portato di certo buone notizie. Il provvedimento, infatti, è stato licenziato dall’Esecutivo senza alcuna norma di proroga del blocco degli sfratti in scadenza per la fine del corrente anno, ragion per cui allo stato attuale il rischio è che a carico di molte famiglie, a partire da quelle più deboli dove ci sono anziani e persone diversamente abili, scattino le procedure esecutive. Secondo il sindacato inquilini della CISL, il Sicet, per voce del Segretario Generale, Guido Piran, trattasi di una scelta inspiegabile da parte del Governo visto che il blocco degli sfratti rappresenta una misura che a carico dello Stato non ha dei costi.

Quindi, la mancata proroga del blocco degli sfratti non può essere correlata alla situazione congiunturale e/o all’assenza di una copertura finanziaria, ragion per cui il Sicet auspica che in sede di approvazione parlamentare del Decreto Milleproroghe venga inserito un apposito emendamento che non solo sposti al 31 dicembre del 2011 l’esecutività degli sfratti, ma anche che provveda ad allargare le tutele in merito alla morosità incolpevole.

Case famiglie: condizione abitativa peggiora in Italia

 Per l’anno in corso in Italia sono state presentate, per l’accesso al fondo di sostegno al pagamento dei canoni di locazione, da parte delle famiglie, ben 400 mila domande. A mettere in risalto questo dato preoccupante è stata la CGIL ed il Sunia, Sindacato Unitario degli Inquilini e degli Assegnatari,  nel sottolineare come purtroppo la condizione abitativa in Italia non stia facendo altro che peggiorare.

E tutta colpa della crisi finanziaria ed economica che ha lasciato il segno sull’economia reale e sui redditi delle famiglie, ma secondo il Sindacato anche l’attuale Governo sta facendo la sua parte non mettendo a punto dei provvedimenti incisivi. Le previsioni, inoltre, parlano di altre 150 mila famiglie che, da qui ai prossimi cinque anni, rischiano di essere sfrattate per morosità, ovverosia per impossibilità a livello economico di poter onorare mese dopo mese il pagamento del canone di affitto.

Edilizia abitativa: Regione Puglia, via libera ai finanziamenti

 Via libera, nella Regione Puglia, ai finanziamenti che, nell’ambito del piano nazionale di edilizia abitativa, permetteranno di poter destinare gli alloggi alle famiglie sfrattate. A darne notizia è stato l’Assessore Barbanente dopo che la Giunta della Regione Puglia ha approvato lo specifico programma regionale a sostegno dell’edilizia abitativa con finanziamenti per alloggi da destinare alle famiglie sotto sfratto per un controvalore complessivo degli stanziamenti pari a poco meno di 16,8 milioni di euro.

Questa, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Puglia, è la ripartizione dei fondi: 3 milioni di euro per Barletta, 4,4 milioni di euro a Foggia, a Borgo Croci, 5,5 milioni di euro al quartiere Paolo VI di Taranto, e 3,8 milioni di euro circa a Bari, frazione Carbonara.

Affitto famiglie indigenti: stanziati i contributi in Sardegna

 Ammontano a 9,8 milioni di euro i contributi che nella Regione Sardegna, su proposta di Sebastiano Sannitu, assessore dei Lavori pubblici, l’Amministrazione ha stanziato al fine di concedere contributi per l’affitto a favore delle famiglie indigenti residenti sul territorio. Le risorse stanziate, in accordo con una nota che è stata emessa dalla Regione Sardegna, verranno ripartite ai Comuni sardi in funzione dei fabbisogni presenti sul territorio ed in particolare alle richieste comunali presentate che fino ad ora sono 270.

La concessione dei contributi ai beneficiari, ovverosia alle famiglie che versano in condizioni di difficoltà a livello economico tali da non riuscire ad onorare mensilmente il pagamento del canone di locazione, avviene in funzione del loro reddito.

Case popolari: Sardegna, aiuti alle famiglie indigenti

 Nella Regione Sardegna arrivano gli aiuti per le famiglie indigenti nell’ambito del sostegno alle politiche abitative. In particolare, gli stanziamenti, annunciati dall’Amministrazione regionale, sono destinati alle famiglie che, abitando negli edifici di edilizia residenziale pubblica, nelle case popolari per intenderci, sono in difficoltà con il pagamento dell’affitto e/o con il pagamento delle spese condominiali, quelle di manutenzione, e tutte le altre spese direttamente legate alla gestione dello stabile. In accordo con quanto ha reso noto la Regione Sardegna, per aiutare le famiglie indigenti sono pronte risorse per complessivi 258 mila euro che la Giunta regionale ha sbloccato ed approvato su proposta formulata da Sebastiano Sannitu, l’Assessore regionale ai lavori pubblici.

I beneficiari dei contributi saranno gli assegnatari delle case popolari che rientrano nella cosiddetta “fascia A”, ovverosia quella in corrispondenza della quale la famiglia presenta i redditi più bassi; i fondi concessi, tra l’altro, potranno essere utilizzati dalle famiglie anche per andare a coprire situazioni e condizioni di morosità pregresse.