Vendere casa: tempi medi oltre i sei mesi

 Quanto tempo ci vuole in media per vendere sul mercato un immobile ad uso residenziale? Ebbene, in accordo con quanto riporta Idealista.it, Portale specializzato negli annunci immobiliari, per l’anno in corso i tempi medi superano i sei mesi, 6,2 mesi per l’esattezza. Trattasi di una tendenza crescente che dura oramai da diversi anni e che ha portato ad un raddoppio dei tempi medi di compravendita rispetto al 2004. Ma come mai i tempi medi di compravendita si sono allargati così a dismisura?

Acquistare casa seguendo la vostra personalità

 Il Gruppo Immobiliare.it, Portale leader negli annunci di settore, ha pubblicato mercoledì scorso un interessante articolo sui prezzi delle case in molti Comuni d’Italia. In particolare, andando a cercare nel vasto database di annunci online sul Portale, sono stati estratti i prezzi degli immobili in molti Comuni il cui nome è in grado di rappresentare la nostra personalità.

Ci sono case in vendita, ed in particolare per chi è amante dei fumetti, a Paperino, una frazione di Prato, dove le case costano in media 2.450 euro al metro quadrato, oppure per gli amanti degli animali si può spendere di meno a Cavallino, vicino Lecce, dove le gli immobili si vendono in media a 1.500 euro al metro quadrato.

Mutui edilizia agevolata: Provincia di Trento, pronto il piano finanziario

 Ammontano a ben 150 milioni di euro nella Provincia di Trento le risorse per il sostegno ai mutui di edilizia agevolata. A darne notizia è stata l’Amministrazione provinciale dopo che la Giunta, in prima approvazione, ha dato il via libera al piano finanziario che va ad allocare le risorse nella maniera seguente: 30 milioni di euro di risorse per i mutui con la formula dell’abbattimento in conto capitale, ed i restanti 120 milioni di euro di fondi per la concessione di contributi con la formula dell’abbattimento in conto interessi sulle rate dei finanziamenti immobiliari per l’edilizia agevolata.

Al riguardo, inoltre, l’Amministrazione provinciale ha altresì reso noto che l’Assessore Rossi ha disposto una verifica per quel che riguarda le condizioni di applicabilità sui mutui agevolati da parte degli Istituti di credito.

Mutuo BancoPosta Doppio Gusto: promozione estiva

 Poste Italiane ha recentemente lanciato sul mercato “Doppio Gusto”, una nuova formula di accesso ai mutui della gamma BancoPosta per chi punta a sostituire il mutuo in corso di pagamento presso una banca, e nello stesso tempo vuole altresì finanziare le spese per la ristrutturazione dell’immobile. Il Mutuo BancoPosta Doppio Gusto, per le richieste presentate fino al prossimo 31 agosto 2010, è in promozione potendo avvantaggiarsi di zero spese sia per la perizia, sia per l’istruttoria.

Mutuo casa: risarcimento se la surroga è troppo lenta

 La surroga in materia di mutui è una delle più importanti “conquiste” dei consumatori di questi ultimi anni. Quella che più comunemente viene definita come la procedura di portabilità del mutuo da una “vecchia” ad una nuova banca, è stata introdotta senza oneri e costi a carico del mutuatario grazie ai Decreti Bersani, ovverosia negli anni scorsi quando al Governo c’erano i partiti del centrosinistra.

Pur tuttavia, la “vecchia” banca, quando deve applicare la surroga richiesta da un cliente, non fa di certo i salti di gioia visto che trattasi di un’operazione dalla quale non può più trarre alcun guadagno. Come diretta conseguenza, in questi ultimi anni in materia di portabilità dei mutui non sono mancate le tattiche ostruzionistiche da parte di alcuni Istituti di credito e, nei casi più gravi, hanno altresì portato a sanzioni comminate dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust).

Mutuo Fisso e Variabile del Banco di Sardegna

 Un mutuo senza sorprese, con la rata e la durata fissa e senza assilli e preoccupazioni legate alle oscillazioni sfavorevoli dei tassi di mercato. Si presenta così il Mutuo a tasso fisso del Banco di Sardegna che permette di finanziare fino all’80% del valore dell’immobile, e con la finalità di acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili ad uso abitativo.

Il rimborso, come ogni mutuo a tasso fisso che si rispetti, è a rata di importo costante a fronte di una cadenza classica, ovverosia mensile, oppure ogni sei mesi a fronte di una durata dell’ammortamento che parte da 5 per arrivare fino a 15 anni. Per la costruzione, l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, c’è inoltre la possibilità, con il Mutuo a Tasso fisso del Banco di Sardegna, se residenti sul territorio sardo, di potersi avvalere dei contributi regionali per l’abbattimento degli interessi sulle rate del finanziamento immobiliare.

Mutuo Credem a tasso variabile protetto

 Pagare sulle rate interessi in linea con le migliori condizioni di mercato, e nello stesso tempo proteggersi con l’applicazione di un tetto al massimo tasso applicabile in caso di eccessive oscillazioni al rialzo del costo del denaro. Si presenta così il mutuo a tasso variabile protetto del Credem, il Credito Emiliano, che permette ai privati ed alle famiglie di stipulare un classico mutuo indicizzato all’euribor, più lo spread concordato in sede di stipula, ma con il vantaggio di conoscere sin dall’inizio l’importo massimo della rata da pagare se poi nel tempo i tassi dovessero aumentare troppo.

Con il Mutuo Credem a tasso variabile protetto è possibile ottenere importi fino all’80% del valore dell’immobile con la finalità di acquisto, costruzione o ristrutturazione, mentre la durata parte da un minimo di 5 ad un massimo di 30 anni fermo restando che per la stipula di mutui che non riguardano la prima casa la durata massima consentita non può superare i 20 anni.

Mutuo Arancio Rottamazione con tasso e durata flessibile

 Trasferire il mutuo dall’attuale banca ad Ing Direct potendo stipulare un finanziamento che parte da un minimo di 80 mila euro fino ad arrivare ad un milione di euro. Questo si può fare con “Mutuo Arancio Rottamazione“, la formula di finanziamento immobiliare di Ing Direct che permette di rottamare a costo zero il vecchio mutuo, e contestualmente stipularne con il colosso bancario uno a tasso fisso, a tasso variabile oppure a rata costante modificandone senza spese la durata e, di conseguenza, riducendo l’importo della rata mensile al fine di renderla più sostenibile ed in linea con le proprie entrate.

Mutuo tasso variabile Bce: la rata rimane costante

 Anche nella giornata di ieri, giovedì 8 luglio 2010, la Bce, Banca Centrale Europea, ha lasciato invariato sul livello dell’1% il costo del denaro. Trattasi di una buona notizia per chi ha in corso di pagamento un mutuo a tasso variabile per la prima casa indicizzato al costo del denaro in Europa.

Da oltre un anno oramai, infatti, la Bce continua a mantenere sempre all’1% il tasso di riferimento anche a causa della bassa crescita economica nell’Eurozona, ma anche in virtù della debolezza del mercato del lavoro e delle recenti turbolenze finanziarie generate dalla pesante situazione debitoria della Grecia. A conti fatti, quindi, chi sta pagando un mutuo a tasso variabile Bce per la prima casa si ritrova addebitate rate dello stesso importo e lo stesso probabilmente accadrà anche per i prossimi mesi. Gli economisti più accreditati, infatti, stimano che la Banca Centrale Europea lasci invariati i tassi all’1% almeno per tutto il 2010; probabilmente, salvo nuove tempeste e tracolli finanziari la Bce inizierà ad innalzare gradualmente i tassi dal primo semestre del 2011 in presenza di una crescita economica che, si spera, dovrebbe farsi più robusta.

Mutuo Facile a tasso variabile Cariprato

Per chi punta sulle opportunità offerte dagli attuali tassi di mercato, decisamente sotto la media storica, Cariprato, Banca controllata dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza, propone alla propria clientela la gamma dei “Mutuo Facile”, tra cui c’è anche il classico mutuo a tasso variabile che attualmente, rispetto al mutuo a tasso fisso, permette, a parità di condizioni e di importo erogato, di pagare una minor spesa per interessi sebbene ci si esponga al rischio di un aumento dell’importo della rata nel tempo se il costo del denaro tende a salire.

Il “Mutuo Facile a Tasso Variabile” di Cariprato può essere stipulato con durate fino a ben 30 anni ed a fronte di importi erogabili fino all’80% dell’immobile messo ad ipoteca. Questo tipo di finanziamento immobiliare è quindi ideale per chi ha delle aspettative di potenziale ribasso o di stabilità dei tassi di mercato; l’indicizzazione del “Mutuo Facile a Tasso Variabile” di Cariprato è infatti all‘euribor con il ricalcolo della rata che viene effettuato ogni tre mesi; di conseguenza, e viceversa, se il tasso euribor si riduce, parallelamente si ridurrà anche l’importo della rata mensile da pagare.

Rata mutuo: come sospenderla con Cariparma

 La moratoria sui mutui alle famiglie, nell’ambito di un accordo siglato dall’ABI con le Associazioni dei Consumatori, è ancora aperta, per la precisione per altri sette mesi visto che il termine ultimo per la presentazione delle domande è quello del 31 gennaio 2011. Alla misura ha aderito la quasi totalità del sistema bancario italiano che quindi può dare una boccata d’ossigeno alle famiglie che sono in difficoltà con il pagamento mensile della rata del mutuo.

Tra queste c’è anche il Gruppo Cariparma FriulAdria che, avendo aderito al protocollo ABI-Consumatori, può permettere a chi ha acceso un mutuo presso una filiale Cariparma FriulAdria, nel rispetto dei requisiti, di richiedere, previa la presentazione della domanda, la sospensione del pagamento delle rate per il finanziamento immobiliare sulla prima casa. Il Gruppo Cariparma FriulAdria, tra l’altro, ha esteso l’accordo di moratoria ABI – Consumatori introducendo delle condizioni meno vincolanti per poter accedere alla misura.

Casa di proprietà: diminuiscono le famiglie che hanno un mutuo

 In Italia il 74% delle famiglie vive una casa di proprietà, con il 15,9% di queste che, in base ai dati del 2009, pagava un mutuo rispetto ad una percentuale del 16,3% registrata nel 2008. Questo, in particolare, è uno dei dati più interessanti dal fronte immobiliare emerso dal Rapporto “I consumi delle famiglie – Anno 2009”, a cura dell’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica.

Quella relativa al mutuo, pur non rientrando tra le spese per consumi, ma piuttosto per investimenti, rappresenta comunque una tra le voci di uscita più consistente per i nuclei familiari del nostro Paese. In particolare, lo scorso anno c’erano 2,9 milioni circa di famiglie alle prese con il pagamento di una rata del mutuo pari in media a 510 euro mensili rispetto ai 465 euro medi dell’anno 2008.

Imposta unica sugli immobili: 16 miliardi di incassi per i Comuni

 Nell’ambito dell’applicazione della Legge sul federalismo fiscale c’è anche il cosiddetto “federalismo municipale” finalizzato a garantire agli Enti locali una maggiore autonomia fiscale per quel che riguarda le tasse sugli immobili. Ebbene, in base ad un Decreto che il Governo punta ad approvare nelle prossime settimane, nel nostro Paese ci sarà un accorpamento di imposte come quella catastale e di registro, l’imposta ipotecaria, l’ICI, ma non sulla prima casa, che porterà alla definizione di quella che, in base alle ultime indiscrezioni di stampa, dovrebbe chiamarsi “Service tax”. Come cambierà allora lo scenario per i Comuni?

Ebbene, al riguardo la CGIA di Mestre ha effettuato i relativi calcoli e stime da cui è emerso che i cittadini andranno a versare con la “Service tax” 16 miliardi di euro l’anno ai Comuni piuttosto che allo Stato che, a sua volta, provvederà a ridurre i trasferimenti agli Enti locali per lo stesso importo.

Mutuo a tasso variabile euribor più caro

 Stanno progressivamente aumentando i costi, in termini di spesa per interessi, a carico di chi in Italia sta pagando o si appresta a pagare, dopo la stipula, un finanziamento immobiliare con il tasso variabile e, in particolare, con l’indicizzazione all’euribor a tre mesi. L’importo mensile della rata da pagare tenderà infatti a salire visto che il tasso interbancario, come tra l’altro riporta il Portale di comparazione Supermoney.eu, ha toccato giovedì scorso il nuovo massimo dallo scorso mese di settembre.

Nel dettaglio, l’euribor con scadenza a tre mesi è oramai vicinissimo alla quota dello 0,80% andando così a colmare progressivamente il gap con il tasso Bce, quello della Banca centrale europea che da oltre un anno è oramai inchiodato all’1%. Ma quali sono i mutui variabili più convenienti?