Condominio moroso senza privacy

 Il condominio in arretrato con il pagamento delle rate condominiali perde la propria privacy. Secondo la legge di riforma del condominio, infatti, l’amministratore può comunicare i dati dei condomini morosi ai creditori non ancora soddisfatti che lo dovessero interpellare. L’amministratore può quindi rendere noti i nominativi dei condomini non in regola con il pagamento della somma dovuta e delle rispettive quote millesimali, al fine di far sapere ai creditori del condominio l’esatta identità dei condomini, che non avendo pagato le rate condominiali, mettono in difficoltà il condominio nel suo complesso.

Divieto cambio d’uso

 Augusto Cirla, su Il Sole 24 Ore edizione online del 15 novembre 2012, si è lungamente occupato della possibilità – da parte di ogni condomino – di poter disporre liberamente della propria unità immobiliare purchè non ne faccia un uso non vietato dal regolamento del condominio e, più in generale, non crei particolari problemi agli altri condomini. In particolare, il regolamento può però vietare che gli appartamenti siti nell’edificio condominiale vengano destinati allo svolgimento di attività ritenute pregiudizievoli per il decoro, per la tranquillità o per la sicurezza di coloro che vi abitano.

Condominio, detrarre le spese sulle parti comuni

 Possedete più appartamenti in un unico stabile condominiale e vi è stato chiesto di partecipare a supportare gli interventi sulle parti comuni per importi molto rilevanti? Ebbene, forse la presa di posizione dell’Agenzia delle Entrate in un recente convegno potrebbe essere di vostra utilità per cercare di capire in che modo poter ottenere l’agevolazione per le spese di ristrutturazione delle stesse parti comuni.

L’Agenzia delle Entrate sostiene infatti che per quanto concerne le spese di ristrutturazione effettuate dopo il 1 ottobre 2006, l’agevolazione spetta fino al limite di spesa pari a 48 mila euro per ogni unità immobiliare. Fin qui pochi dubbi, essendo tale limite ben riconosciuta come la autonoma soglia di spesa per la realizzazione o la ristrutturazione delle pertinenze delle abitazione e gli interventi sulle sopra ricordate parti comuni.

Amministratore condominiale, più poteri in caso d’urgenza

 La Corte di Cassazione si è recentemente espressa sulla possibilità, da parte dell’amministratore condominiale, di poter beneficiare di un potere più ampio nelle situazioni di emergenza e di urgenza, conferendo così allo stesso la possibilità – ad esempio – di costituirsi in giudizio o di impugnare una sentenza sfavorevole se ciò avviene nell’interesse dell’intero condominio da lui amministrato.

La sentenza cui facciamo riferimento, infatti, sulla base di quanto disposto dall’art. 1131 del Codice Civile al secondo e al terzo comma, ha ribadito il diritto dell’amministratore di condominio di potersi costituire in giudizio “e impugnare la sentenza sfavorevole senza previa autorizzazione a tanto dell’assemblea” e, pertanto, con una decisione che non dovrà necessariamente passare al vaglio dell’insieme dei condomini.

Amministratore di condominio: revocabile se manca il conto corrente

 Grazie a una recente sentenza del Tribunale di Salerno, la rete è tornata ad occuparsi di un tema molto caldo, quello dell’obbligo di apertura di un conto corrente, all’interno del quale far transitare i versamenti delle quote e, oltre tutto, la materia della revoca dell’amministratore del condominio.

Stando a quanto affermato dal Tribunale salernitano, l’amministratore del condominio è revocabile anche in presenza di “fondati sospetti” di gravi irregolarità, citando ad esempio l’omissione della tenuta di un conto corrente sul quale appunto versare le somme che i condomini attribuiscono all’amministratore periodicamente, affinchè costui gestisca al meglio il soddisfacimento delle esigenze degli abitanti del fabbricato.

La Cassazione: per vietare animali in casa occorre l’unanimità dei condomini

 Se Micio rischia di mandare in frantumi quel poco che c’è di armonia con i vostri coinquilini, se il vostro vicino di casa minaccia di trascinarvi in tribunale per la sua ostinata antipatia per il vostro amato Fido, potete tirare un sospiro di sollievo: è probabile che davanti al magistrato non abbiate poi granché da temere. La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito in una recente sentenza che non può essere il regolamento condominiale, approvato dalla maggioranza dei partecipanti, a vietare ai condomini di ospitare in casa un animale domestico. Affinché il divieto sia valido, ha precisato la Cassazione, bisogna che sia approvato dalla totalità dei condomini perché investe il diritto di proprietà.

Immobiliare, siglato accordo tra Gabetti e Svicom

 Un importante accordo di partnership commerciale è stato raggiunto tra la Gabetti Property Solutions Agency S.p.a. e la società Sviluppo Commerciale S.r.l. (Svicom). Obiettivo dell’intesa è quello di fornire in modo sinergico e integrato servizi per la compravendita e l’affitto di punti vendita e spazi all’interno dei centri commerciali o nelle High Street dei principali capoluoghi italiani. Gabetti Property Solutions Agency SpA è la società del Gruppo Gabetti: fornisce servizi di consulenza e intermediazione nel mercato Residenziale attraverso un network di oltre 1600 agenzie in franchising, con i marchi Gabetti Franchising Agency, Professionecasa, Grimaldi e una rete di proprietà, la Santandrea Luxury Houses, specializzata negli immobili di lusso. La società è presente anche nel mercato Corporate assistendo la clientela istituzionale nell’acquisto, nella vendita, nella locazione di immobili a uso terziariio. Svolge,
inoltre, attività di frazionamento di edifici esistenti e di vendita di edifici in corso di costruzione.

Nuova Zelanda, poche concessioni edilizie negli ultimi mesi

Nel corso del mese di febbraio, come confermato da un report ufficiale condotto dall’Istituto Nazionale di Statistica, i permessi edilizi residenziali concessi dalle autorità neozelandesi hanno toccato i più bassi livelli storici da oltre due anni a questa parte.

Alla base di questa forte contrazione del dato vi sarebbe principalmente l’elevata sfiducia che sta coinvolgendo la nazione, colpita dalle conseguenze di un terremoto avvenuto nel mese precedente, che ha di fatto rallentato le aspettative di recupero economico.

Di seguito, i permessi edilizi residenziali sono calati del 9,7% a quota 1.007 unità rispetto al mese di gennaio, quando a loro volta crebbero del 9,1%. Il livello conseguito a febbraio è la soglia minima da inizio 2009, quando il volume di permessi concessi fu pari a 966 unità.

Edilizia pubblica: nuovi alloggi in Emilia-Romagna

Nella giornata di ieri, sabato 12 marzo 2010, Irene Priolo, il Sindaco del Calderara di Reno a Bologna, Vasco Errani, il presidente della Regione Emilia-Romagna, e Giacomo Venturi, il vice presidente della Provincia di Bologna, hanno consegnato le chiavi di 20 alloggi ad altrettante famiglie; trattasi, nello specifico, di nuovi alloggi di edilizia pubblica nell’ambito della realizzazione del “Garibaldi 2“, un progetto di complessivi 37 nuovi appartamenti.

I 20 alloggi sono stati consegnati a 7 famiglie straniere e 13 famiglie italiane nell’ambito di lavori di ristrutturazione che sono durati ben tre anni e che hanno portato, nello specifico, alla trasformazione di 62 monolocali in complessivi 37 nuovi appartamenti che sono entrati a far parte del patrimonio “Erp” del Comune, ovverosia di edilizia residenziale pubblica. Con il “Garibaldi 2” è stato messo in atto un intervento di natura sperimentale che, con interventi di trasformazione e di progettazione urbanistica permette di far fronte al fabbisogno abitativo rendendo tra l’altro gli stabili più sicuri.

Cina, i costruttori di case si spostano verso le aree più piccole

Secondo quanto riferito dal China Real Estate Index System, i prezzi delle proprietà residenziali della Cina avrebbero subito un incremento dei valori su base mensile pari allo 0,95%, ottenuto confrontando il livello medio dei prezzi di gennaio rispetto a quello di dicembre.

L’indice sostiene pertanto che, attualmente, il prezzo medio di un appartamento sarebbe pari a 8.645 yuan (circa 1.677 dollari) per metro quadro, per quanto concerne i valori commerciali degli immobili presenti nelle 100 principali città del Paese, utilizzate per la costruzione dell’indice.

Nonostante le misure intraprese dal governo per frenare e stabilizzare i prezzi, pertanto, i valori commerciali delle abitazioni cinesi continuano a incrementare, dimostrando inoltre alcune variazioni nei comportamenti dei principali operatori immobiliari.

Stati Uniti, buona ripresa delle attività dei cantieri

Secondo quanto riflette una stima compiuta dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America, le attività di avvio di costruzioni di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo si sarebbero sviluppate con un buon ritmo durante il primo mese dell’anno.

Le nuove costruzioni sarebbero infatti cresciute – a detta del Dipartimento competente – di circa 15 punti percentuali nel mese di gennaio, rispetto al livello che lo stesso Dipartimento riuscì a riscontrate nello stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato, che ha sorpreso gran parte degli analisti locali, va comunque preso con le molle, visto e considerato che le determinanti in grado di nuocere allo sviluppo di questo comparto del real estate americano sono davvero tante.

Regno Unito, rallenta la ripresa dell’industria delle costruzioni

Secondo l’analisi compiuta dal Royal Institution of Chartered Surveyors, l’industria delle costruzioni delle proprietà immobiliari del Regno Unito avrebbe subito un rallentamento nel proprio ritmo di ripresa, durante il quarto trimestre dell’anno da poco conclusosi.

A falcidiare le speranze di una rapida ripresa del segmento hanno infatti pensato i tagli della spesa pubblica del governo, che hanno condotto una buona fetta di operatori del settore a ritardare l’avvio di nuovi cantieri.

Il ritmo delle attività del comparto è infatti peggiorato leggermente rispetto al terzo trimestre dell’anno, con un’unica area (quella londinese) in grado di riportare uno sviluppo rispetto al trimestre precedente.

Stati Uniti, nuove costruzioni ai minimi da un anno

Secondo quanto riferito dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America, le costruzioni di nuove abitazioni avrebbero subito un calo maggiore di quanto previsto durante il mese di dicembre, evidenziando come il mercato locale stia facendo sempre più fatica per riprendersi dalle criticità recenti.

Le costruzioni di nuove abitazioni sono infatti calate di 4,3 punti percentuali, per un volume annualizzato pari a 529 mila unità, per il più basso livello mai riscontrato dallo stesso Dipartimento statunitense dal mese di ottobre del 2009 ad oggi.

Come già sottolineato, il risultato è stato anche inferiore alle previsioni formulate da alcuni analisti di primaria importanza, che invece auspicavano un volume annualizzato di costruzioni di nuove case pari ad almeno 550 mila unità nel periodo considerato.