Mutuo prima casa: rata protetta con il tasso massimo

 Per acquistare la prima casa ad uso residenziale, come noto, in Italia l’offerta di mutui da parte delle banche è tale che lo scarto tra i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile è molto ampio. I mutui a tasso variabile, infatti, vengono stipulati ad un tasso, comprensivo di spread, pari a circa il 2%, mentre per quelli a tasso fisso si va oltre il 6%.

Di conseguenza, si stanno imponendo sul mercato mutui prima casa che, pur essendo a tasso variabile, proteggono la rata da eccessivi rialzi dei tassi di interesse attraverso l’introduzione di un tasso massimo, oltre il quale il mutuo non potrà andare nel corso dell’intero piano di ammortamento.

Mutuo prima casa tasso variabile Bce

 Da qualche tempo in Italia è possibile acquistare la prima casa con un mutuo, optando per quello a tasso variabile, non solo con l’indicizzazione all’euribor, ma anche con importo della rata “agganciato” al tasso della Banca Centrale Europea. Rispetto all’euribor, quello Bce è un tasso più stabile nel tempo visto che è funzione delle decisioni in materia di politica monetaria prese da parte della Banca Centrale Europea, mentre l’euribor storicamente è stato maggiormente soggetto alle oscillazioni di mercato.

Sono molte le banche che in Italia offrono un “mutuo Bce“, e tra queste c’è anche il Gruppo Bper, Banca Popolare Emilia Romagna, la quale, nello specifico, propone alla propria clientela ed alle famiglie che vogliono acquistare una casa il “Mutuo Famiglia a Tasso Variabile indicizzato al Tasso BCE con opzione al Fisso“.

Mutuo prima casa con partenza a tasso fisso

 Per pianificare l’acquisto di una casa, magari quella ad uso residenziale, e magari da parte di una giovane coppia, potendo conoscere sin dall’inizio l’importo mensile della rata da pagare, e poi allinearla successivamente alle condizioni dei tassi di mercato, può essere interessante e vantaggiosa la stipula di un mutuo prima casa con un tasso fisso di partenza.

Il gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, offre alla propria clientela un prodotto di questo tipo, chiamato “Mutuo Famiglia a Tasso Fisso iniziale“, sottoscrivibile sia per l’acquisto, sia per la ristrutturazione o la costruzione di un’unità immobiliare ad uso residenziale. Nel dettaglio, il mutuo è sottoscrivibile per durate che partono da cinque e fino a 30 anni, con la possibilità di fissare alla stipula il numero di anni, 5,10,15 o 20, nel corso dei quali il mutuo rimane a tasso fisso.

Mutuo Famiglia Mix: tasso fisso e variabile insieme

 Nell’ambito dell’offerta di mutui innovativi e flessibili per le famiglie, il Gruppo Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, offre la possibilità di stipulare un mutuo che in parte è a tasso fisso, ed in parte a tasso variabile sulla base di quote determinate all’atto della stipula. Il prodotto si chiama “Mutuo Famiglia Mix“, e permette, a discrezione del mutuatario, di pagare una rata composta da una quota di mutuo con la certezza del tasso fisso, e la restante quota di mutuo a tasso variabile senza quindi perdere l’eventuale opportunità/vantaggio di sfruttare eventuali riduzioni dei tassi correnti di mercato. “Mutuo Famiglia Mix” è stipulabile da parte delle famiglie sia con finalità di acquisto, sia ristrutturazione e costruzione di immobili ad uso residenziale, con quote del piano di ammortamento che, come accennato, sono a tasso fisso ed a tasso variabile stabilite a discrezione del mutuatario in sede di stipula.

Piano Casa: l’edilizia pubblica sovvenzionata può partire

 Il “Piano Casa” varato dal Governo nazionale, e poi “adottato” dalle Regioni italiane in alcuni casi con grande celerità, in altri con molta lentezza nell’approvazione, prevede, tra l’altro, anche interventi di edilizia pubblica sovvenzionata, grazie ad uno stanziamento pari a quasi 200 milioni di euro, che sono subito cantierabili. A metterlo in evidenza è l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale precisa come dalla dotazione iniziale di 200 milioni di euro si sia passati a circa 197,5 milioni di euro in virtù del fatto che circa 2,5 milioni di euro sono stati detratti per destinarli ad interventi a favore della popolazione abruzzese colpita dal sisma dello scorso 6 aprile.

Ebbene, a questo punto la fase operativa può iniziare visto che il Decreto Ministeriale del 18 novembre scorso è stato prima registrato il 4 dicembre scorso presso la Corte dei Conti, e poi c’è stata la conseguente pubblicazione, giovedì scorso, 17 dicembre 2009, sulla Gazzetta Ufficiale numero 293.

Mutui casa: “Piano Famiglie” anche per costruzione e ristrutturazione

 Chi ha comprato la prima casa con un mutuo, di importo non superiore ai 150 mila euro, a partire dal prossimo mese di febbraio, rispettati anche gli altri requisiti, ha la possibilità di aderire al “Piano Famiglie” dell’ABI, che permette di ottenere la sospensione della rata del mutuo per un periodo pari ad almeno dodici mesi. Ma il beneficio, inoltre, fermo restando il limite di importo dei 150 mila euro, è valido anche a favore di quelle famiglie che versano in condizioni di oggettiva difficoltà e che hanno contratto il mutuo non per l’acquisto della casa ad uso abitativo, ma per la sua costruzione o ristrutturazione. Sono ammesse anche quelle famiglie che, sempre rispettando tutti i requisiti, sono in ritardo con il pagamento della rata del mutuo per un periodo che non supera i 180 giorni consecutivi.

Finanziaria 2010, prorogate le misure per le ristrutturazioni edilizie

 La pausa delle vacanze natalizie si avvicina e si stringono i tempi per l’approvazione della Finanziaria 2010. Il maxiemendamento da ieri è in esame alla Camera e contiene diverse misure che interessano il settore dell’edilizia.

La prima notizia riguarda  la detrazione Irpef del 36% destinata alle ristrutturazioni, che viene prorogata fino al 31 dicembre 2012. Tutte le spese riguardanti lavori di risistemazione di appartamenti e parti comuni di edifici residenziali godono della detrazione, fino ad una spesa massima di 48.000 euro spalmata in dieci anni. L’importo va riferito alla singola unità abitativa e non più alle persone fisiche che sostengono le spese, come avveniva prima dell’ottobre 2006.

Made Expo 2010 a Milano

 La terza edizione di Made Expo, dedicata al progetto e alla tecnica delle costruzioni, andrà in scena alla Fiera di Milano Rho dal 3 al 6 febbraio 2010. Molte le novità previste per quest’anno per un appuntamento dedicato all’edilizia che sta riscuotendo molto successo in Europa. Made Expo coniuga progettualità, innovazione, sviluppo tecnologico e sostenibilità. Una spinta verso l’innovazione grazie alle potenzialità d’incontro e di sviluppo di nuovi business.

La manifestazione è naturalmente dedicata anche ai visitatori in procinto di costruire o ristrutturare casa. Grazie ad un accordo con Alitalia sono a disposizione pacchetti volo + hotel con prezzi agevolati per i visitatori della manifestazione.

Immobili: in Italia ci sono cinque milioni di alloggi vuoti

 Nel nostro Paese, anche a causa, negli anni scorsi, di uno sviluppo edilizio superiore alla domanda di nuove abitazioni, ci sono al giorno d’oggi ben cinque milioni di alloggi vuoti. A mettere in risalto questo dato è il Sicet, Sindacato Inquilini Casa e Territorio, sottolineando come in questi anni si siano costruite case che, a chi ne ha di bisogno, ovverosia ai poveri ed alle famiglie in difficoltà, sono inutili in quanto fuori dalla portata delle loro tasche.

E mentre questi cinque milioni di alloggi rimangono tristemente sfitti, nel nostro Paese, sparse su tutto il territorio nazionale, ci sono decine di migliaia di famiglie che non riescono più a fa fronte al pagamento dell’affitto sul mercato privato, sempre più insostenibile, con la conseguenza del rischio sfratto che spesso, purtroppo, diventa reale.

Grattacielo Intesa Sanpaolo: Torino, via libera al piano esecutivo

 A Torino il Consiglio comunale, con una larga maggioranza, pari a 28 voti favorevoli, a fronte di 5 astenuti e solo 3 contrari, ha dato il via libera al piano esecutivo finalizzato alla realizzazione nella città, in corso Vittorio Emanuele, del “Grattacielo Intesa Sanpaolo”, un Centro direzionale che vedrà la banca Intesa Sanpaolo mantenere nella torre il proprio centro direzionale per un periodo di tempo pari a cinque anni.

In sede di Consiglio comunale, così come recita una nota emessa dall’Amministrazione, buona parte degli emendamenti presentati hanno riguardato, in particolare, la possibilità o meno di estendere il vincolo di permanenza della Banca nell’edificio. Maria Teresa Silvestrini, di Rifondazione Comunista, che ha votato contro il provvedimento approvato dal Consiglio comunale, non ha nascosto le proprie perplessità in merito ad un progetto che, a suo dire, risulta essere in contraddizione con l’identità della città di Torino, e riguardo anche all’impatto che la torre avrà sul paesaggio e sull’ambiente.

Piano Casa nella Regione Campania

 Da poche ore anche nella Regione Campania il “Piano Casa” è stato approvato dalla Giunta con un’ampia maggioranza e con l’obiettivo di ridare slancio al settore edile ed all’economia sul territorio.

Per gli immobili residenziali, in deroga ai vigenti strumenti urbanistici, sarà possibile fruire di un premio di cubatura del 20% per quanto riguarda gli interventi straordinari di ampliamento che la Giunta aveva già approvato la scorsa settimana con il via libera al Testo fino all’articolo 3.

Piano Casa nella Regione Molise

 Anche nella Regione Molise il Consiglio regionale ha dato l’ok al “piano casa”, ovverosia al disegno di Legge finalizzato ad avviare sul patrimonio edilizio presente sul territorio degli interventi di natura straordinaria per rilanciare il settore, venire incontro alle fasce sociali più deboli, e garantire su larga scala il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.

A darne notizia in merito è anche l’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale ha messo in evidenza alcune caratteristiche del “piano casa” adottato dalla Regione facendo seguito al provvedimento del Governo a livello nazionale.

Piano Casa nella Regione Marche

 Nella Regione Marche, il “piano casa” prevede la possibilità di effettuare ampliamenti su tutte le tipologie di immobili; fatti salvi i limiti di applicazione previsti, infatti, possono essere ampliati sia gli immobili abitativi, sia quelli non residenziali, compresi quelli che sono di pubblica utilità, comprese le unità immobiliari destinate ad opere pubbliche, e gli immobili “Erp“, ovverosia quelli di edilizia residenziale pubblica.

A farlo presente è l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha pubblicato sul proprio sito Internet un aggiornamento sullo stato di attuazione del “Piano Casa” nelle Regioni Italiane. Nelle Marche, inoltre, in conformità agli strumenti urbanistici che sono in vigore, è altresì possibile effettuare interventi di ampliamento su edifici con contestuale cambio della destinazione d’uso; lo stesso vale per gli edifici pubblici in ottemperanza, in questo caso, tra l’altro, al piano di valorizzazioni e di alienazioni immobiliari esistenti ed approvati.