Stati Uniti, sconti del 28% per le vendite di case pignorate

Secondo i dati forniti dalla società RealtyTrac, le vendite di case pignorate sul territorio statunitense avverrebbero con uno “sconto” medio sul prezzo applicabile appena un anno fa pari al 28%; il trend dovrebbe addirittura continuare nel corso dei prossimi mesi.

Per RealtyTrac, nel corso del 2010 sarebbero state vendute ben 831.574 case oggetto di precedente pignoramento richiesto da un istituto di credito erogante l’originario mutuo per l’acquisizione della proprietà immobiliare ad uso abitativo espropriata in sede giudiziaria.

Di conseguenza, le vendite di case oggetto di pignoramento sono arrivate a pesare per quasi il 26% di tutte le vendite di appartamenti effettuati nel 2010, in calo rispetto al 29% di peso che avevano assunto nel corso del precedente esercizio.

Regno Unito, stime non positive sull’immobiliare commerciale del 2011

Secondo quanto rivela uno studio compiuto dall’Investec Specialist Private Bank, il 2011 dovrebbe essere un anno particolarmente debole per l’immobiliare commerciale del Regno Unito, con valori degli uffici e dei negozi in stabilità o in fase di leggero calo.

L’istituto sostiene infatti che, nonostante un 2010 sostanzialmente positivo, con valori commerciali degli immobili non abitativi in aumento del 6,6%, il mercato immobiliare del 2011 nel segmento commerciale dovrebbe invece subire una seria battuta d’arresto.

Secondo i sondaggi compiuti dall’istituto, infatti, l’84% degli operatori crede che i prezzi delle proprietà immobiliari commerciali subiranno un calo o rimarranno stabili rispetto a quelli del 2010.

Stati Uniti, buona ripresa delle attività dei cantieri

Secondo quanto riflette una stima compiuta dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America, le attività di avvio di costruzioni di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo si sarebbero sviluppate con un buon ritmo durante il primo mese dell’anno.

Le nuove costruzioni sarebbero infatti cresciute – a detta del Dipartimento competente – di circa 15 punti percentuali nel mese di gennaio, rispetto al livello che lo stesso Dipartimento riuscì a riscontrate nello stesso periodo dell’anno precedente.

Il risultato, che ha sorpreso gran parte degli analisti locali, va comunque preso con le molle, visto e considerato che le determinanti in grado di nuocere allo sviluppo di questo comparto del real estate americano sono davvero tante.

Londra, prezzi delle case in aumento a gennaio

L’ultima edizione del Knight Frank Prime Central London Index sostiene che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo di Londra avrebbero subito una crescita nel corso degli ultimi mesi, confermando tale trend anche durante il primo mese del nuovo anno.

Stando a quanto sostiene il report, i prezzi delle case nel più importante mercato immobiliare cittadino dell’intero Regno Unito avrebbero subito uno sviluppo oramai in leggera doppia cifra su base annua, in controtendenza con la leggera flessione dei prezzi su scala nazionale.

L’aumento dei valori commerciali delle case sembra inoltre attribuibile in maniera diretta all’aumento della domanda di settore, che ha scavalcato le attese dell’offerta trainando al rialzo i valori medi.

Giappone, forte calo dei prezzi degli uffici

I prezzi delle proprietà immobiliari commerciali del Giappone sono calate di quasi il 20% durante gli ultimi due anni e mezzo, come confermano i dati ufficiali (i quali, tuttavia, si riferiscono temporalmente fino al termine del terzo trimestre 2010, non sostenendo alcun elemento per gli ultimi quattro mesi).

Il secondo mercato immobiliare commerciale del mondo (in termini di valore complessivo) continua pertanto a subire un forte deprezzamento, che riflette la scarsa crescita economica della nazione, impegnata a superare alcuni ostacoli di produttività.

Non solo. La forte flessione del mercato giapponese contrasta in maniera piuttosto evidente con il trend assunto da altri mercati internazionali, con il Regno Unito che cresce invece del 17,4%, e con gli Stati Uniti che hanno effettuato l’inversione di tendenza sviluppandosi del 5,5%.

Stati Uniti, prezzi delle case in calo a gennaio 2011

Stando a quanto sostenuto dal sito web Zillow, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo starebbero proseguendo la loro strada al ribasso nel mercato immobiliare statunitense, ma il fondo del real estate nordamericano dovrebbe ad ogni modo essere molto vicino.

I valori delle case hanno infatti subito nell’ultimo trimestre la flessione più grave dal primo trimestre del 2009, con una contrazione dei prezzi pari a 2,6 punti percentuali, e con una diminuzione su base annua che ha di fatto sfiorato i 6 punti percentuali.

I valori delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mercato immobiliare statunitense hanno ora toccato quota media pari a 175.200 dollari, con una flessione del 27% rispetto al picco toccato nel mese di giugno del 2006.

Spagna, i prezzi delle case calano del 5%

Continua il deprezzamento del mercato immobiliare spagnolo. Dopo un 2010 non certo brillante, anche il 2011 pare iniziato con il segno negativo, visto e considerato che gli ultimi dati ufficiali sui valori delle case mostrano una decisa contrazione dei prezzi.

Nel corso del mese di gennaio, infatti, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo avrebbero subito una contrazione pari al 5% rispetto a quanto rilevato nel corso dello stesso periodo dell’anno precedente.

Pesante è anche la flessione su base mensile, visto e considerato che rispetto al mese di dicembre 2010 il calo dei prezzi è stato pari a quasi 4 punti percentuali, e di 3,6 punti percentuali rispetto a novembre.

Singapore, in calo il ritmo di crescita dei prezzi delle case

Il mercato immobiliare di Singapore sta finalmente conoscendo un’attenuazione per quanto concerne il ritmo di incremento dei prezzi delle proprietà ad uso abitativo, che nell’area ora oggetto di considerazione hanno dimostrato un vasto balzo anche durante il corso dell’ultimo anno, periodo nel quale le case si sono apprezzate di quasi il 12%.

Nel corso del mese di dicembre, infatti, l’ultimo al quale è possibile ricondurre una valutazione ufficiale compiuta dall’Università Nazionale di Singapore, i prezzi delle case private sarebbero cresciuti di meno di un punto percentuale rispetto ai volumi riscontrati nel mese precedente, quello di novembre.

Su base mensile, l’indice SRPI (Singapore Residenzial Price Index) ha infatti subito un incremento di 0,9 punti percentuali, portandosi a quota 155,5 punti. A supportare la crescita media è stata soprattutto la buona prestazione dei prezzi delle aree più periferiche, i cui prezzi sono cresciuti su base mensile di 2,2 punti percentuali a 154,8 punti.

Polonia, segnali di recupero del mercato immobiliare commerciale

Come spesso accade sulle pagine di IoComproCasa, torniamo ad occuparci di uno dei mercati emergenti di maggior rilievo qui in Europa, quello polacco, soffermandoci soprattutto su ciò che accade all’interno del settore degli immobili ad utilizzo commerciale.

Secondo quanto sostiene una ricerca contenuta in un report recentemente pubblicato da Jones LangLaSalle, durante l’ultimo anno i metri quadri interessati da operazioni immobiliari nel mercato degli uffici della Polonia hanno superato quota 230 mila unità, riproponendosi pertanto con dei ritmi di incremento rispetto all’anno precedente, e con delle performance eccezionali in alcune aree urbane di maggior interesse.

La stragrande maggioranza delle transazioni si è concentrata nelle aree chiave della Polonia, come Cracovia o e Wroclaw, che hanno monopolizzato quasi la metà dei metri quadri commerciali interessati da tali operazioni.

Stati Uniti, Las Vegas regina dei pignoramenti

Come suggerito da un recente articolo apparso sul sito web del CNN Money, Las Vegas è indiscutibilmente la regina dei pignoramenti, con un volume di procedure di esproprio che ha toccato cifre record, che non accenna ad arrestarsi nel corso di un 2011 che si preannuncia molto difficile.

Secondo i dati forniti da RealtyTrac, infatti, circa un proprietario immobiliare su 9 sarebbe stato coinvolto dai vari livelli del fenomeno sopra ricordato durante il 2010, dando seguito a un volume di transazioni record per la storia del Paese nordamericano.

Come già accennato, anche l’anno in corso dovrebbe essere caratterizzato da un andamento piuttosto negativo della variabile, anche se il ritmo dei nuovi pignoramenti fa ben sperare verso un rallentamento del fenomeno.

Stati Uniti, vendite di nuove case ai massimi da 8 mesi

Le vendite di nuove proprietà immobiliari ad uso abitativo sono cresciute del 17,5% nel corso del mese di dicembre, giungendo ai massimi livelli mai riscontrati negli ultimi otto mesi, come confermato da un report recentemente pubblicato a cura del governo degli Stati Uniti d’America.

Le vendite di proprietà immobiliari unifamiliari sono cresciute ad un ritmo pari ad un volume annualizzato di 329 mila unità nel corso di dicembre, contro le 280 mila unità del precedente mese di novembre, e frenando il calo rispetto allo stesso periodo del 2009 al 7,6%.

Di conseguenza, rileviamo che le vendite mensili dell’ultimo mese del 2010 sono state altresì ben superiori rispetto alle stime degli analisti di Briefing.com, che prevedevano invece un livello delle vendite pari ad un volume annualizzato di unifamiliari pari a 300 mila unità.

Stati Uniti, pignoramenti in crescita in 7 città su 10

Secondo quanto sostiene la società RealtyTrac, in quasi tre quarti delle città statunitensi, nel corso del 2010 il volume dei pignoramenti avrebbe conosciuto un rialzo più o meno sensibile, chiudendo pertanto tale esercizio con un risultato peggiore di quanto rilevato nel 2009.

La società che ha effettuato l’analisi da cui sopra abbiamo tratto l’estrema sintesi, ha infatti affermato che il peggioramento del fenomeno avrebbe interessato il 72% delle città del Paese nordamericano con una popolazione di almeno 200 mila abitanti.

Sul fronte dei record – ben poco invidiabili – le tre città che hanno occupato il podio delle metropoli con gli incrementi più significativi sono avvenuti a Houston, Seattle e Atlanta, le cui proporzioni di aumento dei pignoramenti hanno “battuto” quelle delle principali 20 città della nazione.

Stati Uniti, sempre più pessimismo sui pignoramenti

Msnbc è piuttosto pessimista sull’andamento dei pignoramenti immobiliari negli Stati Uniti, affermando che – nel comparto – il peggio sarebbe solo iniziato, e che pertanto il 2010 non sarà affatto l’anno più grave della crisi di questo settore.

Insomma, il 2011 – che per quanto riguarda l’elemento di cui sopra, sembra effettivamente esser iniziato nel peggiore dei modi – genererà un’esplosione del fenomeno, che raggiungerà delle soglie record entro la fine della seconda parte dell’anno.

Il fenomeno ha già interessato circa un proprietario immobiliare su quarantacinque, con un volume di case pari a 2,9 milioni di unità, in incremento di 1,67 punti percentuali rispetto al 2009.

Singapore, controlli più rigidi per evitare boom immobiliare

Stando a quanto riportato sulla stampa locale, il governo di Singapore avrebbe diminuito i limiti di finanziabilità delle banche per i mutui per seconde case. Una decisione che sembra essere direttamente riconducibili alla pubblicazione di nuovi dati preoccupanti sulla crescita dei prezzi delle case.

Durante l’ultimo trimestre, infatti, i dati statistici ufficiali riferiscono di un incremento molto forte dei valori commerciali ad uso abitativo. In forte aumento anche le vendite di proprietà residenziali, che a novembre hanno compiuto un balzo record per gli ultimi sette mesi.

Il controvalore delle transazioni ha così raggiunto un livello mai riscontrato nei primi undici mesi dell’anno, con vendite pari a 15.025 unità immobiliari. Il precedente picco in tal senso era stato raggiunto nel 2007, con 14.811 abitazioni.