Immobiliare Portogallo, segnali positivi di ripresa

Secondo diverse analisi degli osservatori locali e internazionali, il mercato immobiliare portoghese avrebbe toccato il fondo. La buona notizia è pertanto che da questo momento in poi la situazione del real estate di Lisbona & dintorni non potrà che migliorare, aprendo pertanto interessanti scenari a quanto potrebbe essere una lunga e profittevole strada di ripresa dei valori immobiliari commerciali del Paese.

Stando ad esempio a quanto affermato dalla Infinito Real, nelle ultime settimane sarebbero stati evidenziati numerosi segnali positivi nel mercato immobiliare della nazione, soprattutto nella macro area di Algarve, dove il mercato è sempre stato caratterizzato da un buon interesse anche nel comparto delle seconde case, in discreta parte alimentato da investitori provenienti al di fuori dei confini nazionali.

Acquistare casa prima dei 30 anni: lo spera l’80% degli inglesi

Un nuovo sondaggio pubblicato dalla Building Society Association riporta la notizia secondo cui più dell’80% dei giovani inglesi di età compresa tra i 18 e i 24 anni spera e crede di poter acquistare una casa entro il compimento dei 30 anni. Il tutto, nonostante un’evidente difficoltà del mercato immobiliare, e nonostante la concessione sempre più timida di mutui da parte degli istituti di credito, con loan to value non sempre tendenti a soddisfare le esigenze dei potenziali mutuatari.

Complessivamente, il 94% dei giovani ritiene di poter acquistare la casa entro il compimento dei 35 anni. Il 75% è ancora più ottimista, affermando di potersi permettere l’acquisto della prima abitazione prima dei 29 anni. Il sondaggio, pubblicato con periodicità trimestrale dalla BSA, è stato condotto su un campione di circa 2 mila giovani, e mostra un lieve incremento di fiducia da parte dei giovani potenziali acquirenti di una prima casa.

Immobiliare USA, segnali positivi nonostante la crisi

Le vendite di proprietà immobiliari ad uso abitativo, negli Stati Uniti, sono aumentate durante il mese di agosto, come confermato dagli ultimi dati forniti dalla National Association of Realtors. Un incremento molto positivo, poiché nasce in un contesto estremamente difficile, contraddistinto dalla ristrettezza creditizia da parte delle banche locali, e da alcuni fattori meteo certamente non convenienti, come l’arrivo dell’Uragano Irene.

Stando a quanto afferma la National Association of Realtors, l’incremento mensile complessivo delle vendite di appartamenti unifamiliari, condominiali e in co-abitazione, sarebbe cresciuto di 7,7 punti percentuali, per un volume annualizzato pari a 5,03 milioni di unità, contro una precedente rilevazione consuntiva del mese di luglio che era stata pari a 4,67 milioni di unità.

Costruzione case, calo ai minimi trimestrali per i cantieri americani

Stando a un report ufficiale diffuso dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti d’America, l’attività cantieristica delle società di costruzione americane avrebbero subito un forte rallentamento nel corso del mese di agosto, con un livello di nuove case avviate per la costruzione che ha deluso le aspettative dei principali osservatori, nonostante soglie straordinariamente basse dei tassi di interesse in vigore sui mutui immobiliari.

L’avvio di nuove attività di costruzione case ha infatti subito un calo di 5 punti percentuali a un livello minimo trimestrale pari a 571 mila unità annualizzate. Il dato è fortemente in calo rispetto alle stime compiute dai principali osservatori di mercato, che erano pari a un auspicio di circa 590 mila unità. Sono tuttavia inaspettatamente cresciute le concessioni di permessi edilizie, uno dei dati più importanti per cercare di trarre qualche informazione sull’evoluzione futura del settore delle costruzioni. Tra i cali geografici più significativi vi è sicuramente quello nella macro area nord orientale, dove le attività di costruzione hanno subito un crollo pari a 29 punti percentuali.

Erogazioni mutui, crescono ai massimi livelli da due anni quelle britanniche

Buone notizie per il comparto dei mutui britannici. Stando a quanto sostengono le ultime analisi in tema di erogazioni – compiute, come al solito, dal Council of Mortgage Lenders – le concessioni di finanziamenti durante lo scorso mese di agosto sarebbero ammontate a un livello record mai riscontrato da venticinque mesi a questa parte: occorre infatti tornare indietro al mese di luglio 2009 per poter evidenziare un dato paragonabile a quello odierno, segnale – probabilmente – di un percorso avviato verso la stabilizzazione del mercato immobiliare.

Le erogazioni – stando a ciò che è stato affermato dal CML in un comunicato stampa diffuso pochi giorni fa a Londra – sono infatti state pari a 13,4 miliardi di sterline nel corso del mese di agosto, con un incremento di 6 punti percentuali rispetto al precedente mese di luglio. Si tratta altresì di un incremento di 10 punti percentuali rispetto al mese di agosto dello scorso anno, e del miglior mese di agosto dal 2008.

Immobiliare britannico, cresce la fiducia locale

I cittadini britannici sono sempre più fiduciosi circa una pronta ripresa del mercato immobiliare locale. A sostenerlo è un report analitico recentemente diffuso da Markit Economics, secondo cui l’indice delle aspettative sui prezzi sarebbe cresciuto dai 48,5 punti del mese di agosto agli attuali 53,6 punti, denotando pertanto un’inversione di tendenza rispetto allo scorso mese, e un’espansione della variabile.

Stando agli economisti della società che ha diffuso il report, inoltre, la causa fondamentale di questa positiva variazione andrebbe indotta alle comunicazioni della Bank of England: la banca centrale inglese ha infatti dichiarato che il costo del denaro non subirà degli incrementi nel breve termine, andando pertanto a influenzare positivamente le presunzioni sull’andamento dei prezzi, con previsioni ora ai massimi dal luglio dell’anno scorso.

Immobiliare emergente, stime positive su Bangkok

Come spesso facciamo sulle pagine del nostro seguitissimo blog, ci occuperemo oggi di uno dei mercati immobiliari emergenti con un ritmo di crescita davvero interessante, quello di Bangkok. Secondo una recente ricerca condotta dalla società di consulenza CB Richard Ellis, infatti, il mercato immobiliare commerciale dell’area starebbe iniziando una ripida fase di crescita, sia per quanto concerne la domanda relativa all’acquisto di spazi commerciali, che per quanto concerne la locazione degli uffici, a margine di un periodo di instabilità locale e internazionale.

L’analisi condotta dalla società di consulenza di cui sopra mostra infatti come la domanda per gli uffici sia stata decisamente molto dinamica durante il secondo trimestre dell’anno, mostrando segnali di chiara espansione, e incrementi marginali del già elevato tasso di occupazione degli spazi commerciali, che alla fine dello scorso trimestre era stato pari all’86,5%.

Pignoramenti case, la situazione continua a peggiorare

La situazione dei proprietari immobiliari statunitensi continua a peggiorare. Stando a una recente analisi compiuta dalla CoreLogic, infatti, il numero dei proprietari di casa il cui immobile vale meno del mutuo che è stato stipulato per acquistarlo è calato, ma solamente perché sono aumentati di buona misura i pignoramenti delle case sul territorio statunitense.

In altri termini, il numero delle case talmente svalutate da valere meno del debito residuo contratto sarebbe diminuito perché molte di esse sarebbero passate a procedura pignoratizia, andando a diminuire il novero delle case deprezzate da una parte, ma arricchendo la gamma di case oggetto di esproprio dall’altra.

Costruzione case, altro calo nel mercato australiano

Il mercato immobiliare australiano prolunga il proprio stato di crisi. Stando ai dati ufficiali, infatti, diffusi dal governo nel corso delle ultime giornate, anche durante il secondo trimestre le costruzioni delle case nella macro area ora oggetto di considerazione avrebbero subito una flessione piuttosto significativa, per un trend sostanziale che ha sorpreso la maggior parte degli analisti, che invece si attendevano un incremento dei cantieri.

Stando a quanto affermato dal report governativo diffuso a Sydney, infatti, gli avvii delle costruzioni di nuove case avrebbero subito un calo di 4,7 punti percentuali durante il secondo trimestre dell’anno rispetto all’andamento rilevato nel corso del primo trimestre dello stesso esercizio, contro una media delle attese degli analisti che si aggirava intorno ai 2 punti percentuali di incremento tendenziale.

Prezzi case, previsto calo annuale in Cina

Stando a quanto sostiene la Shui On Land, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo nel mercato cinese dovrebbero subire un calo evidente nel corso dei prossimi 12 o 18 mesi. Alla base di questa valutazione, la possibile riduzione dei finanziamenti che gli istituti di credito locali andranno a formalizzare nei confronti delle società immobiliari, rallentando in tal modo lo sviluppo del real estate del più popoloso Paese asiatico.

È ben noto, d’altronde, come il governo cinese stia esercitando forti pressioni sul sistema bancario locale affinchè lo stesso rallenti il ritmo di erogazione dei finanziamenti in favore delle società di costruzione. Una mossa che – stando alle autorità cinesi – dovrebbe portare a un raffreddamento del mercato immobiliare cinese, che nel corso degli ultimi anni si è contraddistinto per un volume di crescita davvero sostenuto e, per certi versi, molto pericoloso.

Affitti uffici, l’andamento nelle città più lussuose d’Europa

Jones Lang LaSalle ha pubblicato la sua ultima edizione del report sull’andamento dei valori immobiliari nelle principali località europee. Stando alle principali considerazioni formulabili ai margini dei dati statistici rilevati dalla società di consulenza, gli affitti nelle città più ambite d’Europa starebbero crescendo di buon ritmo, con una discreta omogeneità in buona parte del vecchio Continente.

In particolar modo, stando all’European Office Index di Jones Lang LaSalle, il valore degli affitti sarebbe cresciuto di 2,1 punti percentuali rispetto al secondo trimestre dell’anno: un incremento piuttosto sostanzioso, che sarebbe stato trainato al rialzo dalla straordinaria performance di otto mercati immobiliari “chiave” per la valutazione dell’indice stesso.

Prezzi immobiliari, stimata stabilità per il mercato di Singapore

Il mercato immobiliare di Singapore non garantirà grandi sorprese da qui a fine anno. A sostenerlo sono le principali compagnie di consulenza di quanto avviene nel real estate asiatico, che in maniera quasi omogenea hanno espresso tali valutazioni dopo aver esaminato con attenzione gli ultimi dati statistici consuntivi dell’Indice NUS Singapore Residential Price, aggiornato al mese di luglio dell’anno in corso.

L’indice mostra un incremento su base mensile che è solamente di 0,2 punti percentuali. Un rallentamento molto evidente della crescita dei prezzi immobiliari, che è reso tanto più significativo a causa della incertezza globale che ruota intorno alle difficoltà economiche statunitensi, e alla crisi del debito europeo, che dalla Grecia si sta allargando rapidamente anche a Paesi economicamente più maturi.

Tassi mutui, ancora un nuovo calo nel mercato statunitense

I tassi di interesse sui mutui statunitensi hanno toccato un nuovo livello minimo degli ultimi quarant’anni. Le determinanti di questa
evoluzione sono principalmente indirizzabili verso la scarsa (nulla, per certi recenti periodi) crescita dell’occupazione,
e sull’aggravamento della crisi del debito europeo, che hanno contribuito a modificare i comportamenti di una buona parte degli
investitori locali e internazionali.

Di conseguenza, il tasso di interesse medio per un finanziamento a tasso fisso a 30 anni è calato a 4,12 punti percentuali nella settimana terminata l’8 settembre 2011, rispetto al precedente livello pari a 4,22 punti percentuali.
A dichiararlo è la società Freddie Mac, che conduce il suo periodico monitoraggio, e secondo la quale i tassi sui mutui a 15 anni sono diminuiti dal 3,39% all’attuale livello del 3,33%.

Immobiliare Italia, difficoltà anche nel secondo trimestre

Il mercato immobiliare non se la passa affatto bene, e il momento di debolezza non pare avere una fine certa e nel breve periodo. Questo è quanto emerge, in estrema sintesi, da una recentissima inchiesta che Banca d’Italia, Tecnoborsa e l’Agenzia del Territorio hanno condotto con la solita cadenza trimestrale, analizzando le considerazioni espresse dagli operatori delle agenzie immobiliari intervistati in un sondaggio periodico sullo stato di salute del real estate nostrano.

Ebbene, secondo quanto emerge dall’analisi, quasi la metà degli operatori immobiliari avrebbe riscontrato una diminuzione dei prezzi di vendita delle case nella seconda delle quattro parti dell’anno. Una percentuale, pari al 46,8%, che risulta essere significativamente in aumento rispetto al 44,2% che aveva invece contraddistinto il secondo trimestre dell’anno (+ 2,6 punti percentuali su base trimestrale).