Tra i vari record non certo invidiabili, l’Italia detiene anche quello delle tasse sulla casa. Stando a quanto rivela una recente indagine, infatti, considerando le imposte sulle proprietà immobiliari (dirette e indirette), nel 2009 l’Italia poteva “vantare” una pressione fiscale pari all’1,45 per cento rispetto all’1,44 per cento della media Ocse, all’1,32 per cento dell’Unione europea e all’1,26 per cento dell’Eurozona. Vediamo allora a quali considerazioni è giunto lo studio, condotto da Confedilizia.
ICI, Obblighi Fiscali
Tasse immobiliare Italia
La pressione fiscale sugli immobili è superiore alla media europea e a quella dei Paesi Ocse. Di conseguenza, afferma Confedilizia, diventa necessario e indispensabile “rivedere oggi la tassazione della proprietà immobiliare”, poiché “è un atto di giustizia prima ancora che di equità”. Secondo quanto affermato dalla confederazione, che il 14 novembre ha presentato i risultati della sua ricerca “Miti e realtà della tassazione degli immobili in Italia”, nel 2009 la pressione fiscale sugli immobili nel Paese – considerando sia le imposte dirette che quelle indirette – era all’1,45% contro l’1,44% della media Ocse, l’1,32% della media Ue-Ocse e l’1,26% di quella Eurozona-Ocse.
Dichiarazione Imu immobili di interesse storico e artistico
Anche gli immobili di interesse storico e artistico sono rilevanti ai fini della dichiarazione Imu, contrariamente a quanto avviene – ad esempio – per i fabbricati rurali. Le istruzioni sulla dichiarazione Imu precisano infatti come i proprietari dei fabbricati rurali non dovranno presentarla in quanto i comuni potranno verificare, attraverso una consultazione della banca dati catastale, se per tali fabbricati risultano presentate le domande per il riconoscimento della ruralità. Di contro, d’altra parte sono stati inseriti nella lista dei contribuenti tenuti all’obbligo dichiarativo i possessori dei fabbricati di interesse storico o artistico.
Imu dicembre 2012
L’appuntamento fiscale con la scadenza dell’imposta municipale unica del 17 dicembre 2012 si sta avvicinando a grandi passi. Un appuntamento che – contrariamente a quanto auspicato dai centri di assistenza fiscale, che lamentavano qualche problema di conteggio a causa delle delibere comunali tardive di modifica delle aliquote standard della stessa imposta – si terrà con regolarità nelle date prefissate. “Le scadenze sono quelle previste e restano quelle” – ha infatti dichiarato qualche giorno il fa il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
Imu Chiesa parla la Commissione europea
La Commissione europea chiede lumi al governo italiano circa l’applicazione dell’imposta municipale unica agli immobili della Chiesa cattolica e degli enti non profit ad uso commerciale. A rivelarlo è il quotidiano Milano Finanza, che riepiloga quanto sta accadendo all’interno di un tema certamente complesso, e che merita la giusta attenzione e rispetto delle parti. Stando al giornale, la Commissione starebbe sostanzialmente intimando all’Italia di far pagare a tutte le associazioni e confessioni religiosi le somme eslue, con decorrenza 2006.
Imu ai Comuni entro il 2012
L’Imu, la nuova imposta municipale unica, andrà attribuita integralmente ai comuni nella legge di stabilità, già entro la fine del 2012. A sostenerlo è stato il sottosegretario al ministero dell’economia, Vieri Ceriani, che afferma come il passaggio ai comuni della parte del gettito Imu gestito dallo Stato (50%) sia uno dei punti all’ordine del giorno dell’esecutivo e si farà con la legge di stabilità. “Comunque va risolto entro la fine dell’anno” – ha infatti dichiarato il sottosegretario.
Aumento Imu Roma
Il Corriere della Sera ha lanciato il prevedibile allarme: a Roma vi sarà l’incremento più elevato d’Italia in merito al pagamento delle imposte municipali sulla casa, con un apprezzamento in tripla cifra (102%). In media, pertanto, i contribuenti romani, proprietari immobiliari, dovranno pagare 170 euro, contro una media nazionale di 84 euro, rendendo la Capitale la città italiana dove l’Imu sulla prima casa ha subito gli aumenti più corposi, per la disperazione dei portafogli dei locali cittadini, già alle prese con corposi aumenti in altri segmenti.
Imu Perugia 2012
Gli effetti negativi derivanti dall’introduzione dell’imposta municipale unica si sono abbattuti anche sull’Umbria e su Perugia, con gli operatori di settore che esprimono pareri preoccupati sulle conseguenze di breve e medio termine che potranno essere prodotte dalla “mazzata” rappresentata dall’innovazione in termini di Imu. Ecco le principali considerazioni formulate nelle ultime settimane dalla Fimaa della provincia di Perugia.
Prelievo IMU immobili all’estero
Per gli immobili all’estero, è finalmente disponibile l’elenco dei Paesi UE per i quali occorre calcolare l’Ivie sul valore catastale. L’Agenzia delle Entrate ha infatti diffuso pochi giorni fa la circolare 28/E, con la quale vengono fornite istruzioni per il calcolo della nuova imposta sugli immobili esteri delle persone fisiche, da versare entro il 9 luglio. A pagare l’Ivie saranno anche i contribuenti che conducono immobili in leasing, mentre ne saranno esonerati i nudi proprietari.
La circolare 28/E precisa inoltre che devono applicare l’imposta – oltre che i proprietari – i titolari di diritti di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie sugli immobili esteri e non invece chi detiene solo la nuda proprietà. Deve versare l’Ivie anche il locatario di immobili, pur se da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.
Calcolo IMU 2012, il nostro tool gratuito online!
Se siete ancora alle prese con il calcolo dell’imposta municipale unica da pagare nel 2012, o volete essere sempre aggiornati sull’evoluzione delle aliquote, o ancora desiderate chiarire tutti i principali dubbi sulla natura di tale imposta patrimoniale, Calcolo IMU 2012 è il sito che fa al caso vostro.
Appartenente alla grande famiglia iSayBlog, Calcolo IMU 2012 vi permetterà – attraverso un tool di semplice utilizzo – di poter calcolare con attendibilità l’imposta municipale unica da pagare. Per poter sfruttare tutte le potenzialità di questo strumento, è sufficiente compilare i campi relativi al software di preventivazione: destinazione d’uso dell’immobile, rendita catastale, qualifica di abitazione principale (o meno), aliquota, quota di possesso, mesi di possesso e presenza di figli conviventi.
Proroga delle agevolazioni di riqualificazione energetica
Sono state oggetto di proroga i termini delle agevolazioni per la riqualificazione energetica. Una proroga dei termini che, peraltro, accomuna gli interventi eco–energetici sulla propria abitazione a tutte le altre agevolazioni fiscali già previste per ulteriori interventi di natura edile, come ad esempio avviene nell’ipotesi di ristrutturazione della propria proprietà immobiliare ad uso abitativo, con recupero del patrimonio edilizio.
Ma in cosa consistono le novità predisposte dal governo nel decreto sviluppo? Principalmente, almeno per quanto concerne le variazioni dei bonus legati ai processi di efficientamento energetico, le novità sono contenute nel secondo comma dell’articolo 11 del materiale normativo sul quale il Presidente della Repubblica ha apposto la propria firma.
Agevolazione fiscale per ristrutturazione fino al 30 giugno 2013
L’articolo 11 del nuovo decreto per lo sviluppo, rubricato “Detrazioni per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico”, apporta qualche interessante novità in materia di agevolazioni fiscali per gli inverventi eco–energetici sulla proria abitazione, e sugli stessi interventi di ristrutturazione, con recupero del patrimonio edilizio.
Il comma 1 dell’articolo ricorda in proposito che “per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013, relative agli interventi di cui all’articolo 16-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, spetta una detrazione dell’imposta lorda pari al 50 per cento, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96 mila euro per unità immobiliare. Restano ferme le ulteriori disposizioni contenute nel citato articolo 16-bis”.
Imu ricca grazie alle seconde case
Secondo quanto emerge da una recente simulazione compiuta dalla Cgia di Mestre, il 44,8 per cento del gettito totale dell’imposta municipale unica arriva grazie ai proprietari di seconde e di terze case. Rispetto ai 18,4 miliardi di euro attesi dalla Cgia, infatti, 8,2 miliardi di euro proverranno dai proprietari di seconde e di terze case, per un totale che si avvicina alla metà dell’incasso complessivo.
A seguire, la contribuzione degli imprenditori, che complessivamente dovranno pagare poco più di 7 miliardi di euro (il 38 per cento del totale), e i 3,1 miliardi di euro che invece arriveranno dai proprietari immobiliari di prime case (per il 17,2 per cento del totale). In totale, quindi, il 62 per cento del gettito previsto dall’applicazione dell’imposta municipale unica sarà in capo alle famiglie italiane, mentre il restante 38 per cento graverà sulle tasche degli imprenditori.
Imu Bergamo 2012
Secondo quanto sostiene il presidente della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionisti di Bergamo, Giuliano Olivati, l’imposta municipale unica sulla “non prima casa” genera un esborso medio da 2 o 3 volte la vecchia imposta comunale sugli immobili.
“Siamo stati tra i primi a denunciare il terrorismo mediatico sull’Imu che ha paralizzato il mercato immobiliare nei mesi di marzo, aprile e maggio, mettendo in ginocchio un settore già in crisi sistemica di suo. Per aver osato dire che l’Imu prima casa non era (mediamente) più pesante dell’Ici prima casa che si pagava sino a che non venne abrogata da Berlusconi nel 2008, ci siamo sorbiti contumelie da parte di qualche benpensante” – ha affermato il presidente.