Tasse su immobili di lusso

<img class=”alignleft size-full wp-image-18397″ title=”villa_lucca_vendita1″ src=”http://www.iocomprocasa.com/wp-content/uploads/2012/09/villa_lucca_vendita1.jpg” alt=”” width=”300″ height=”300″ />Un tempo non troppo lontano il <strong>mercato immobiliare parigino</strong> era considerato quale uno dei maggiori poli attrattivi, con incrementi delle quotazioni

Prezzi case cina in crescita per il terzo mese consecutivo

 Secondo quanto rilevato da AGI China, che riprende i dati statistici pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica, i prezzi degli immobili di nuova costruzione nella maggior parte delle principali città cinesi sarebbero cresciuti per il terzo mese consecutivo anche durante agosto. Nelle 100 città prese in esame, infatti, afferma l’agenzia, “i prezzi medi degli immobili sono aumentati per il terzo mese di fila fino a toccare gli 1092 Euro/m² circa di agosto, in rialzo del 0.24% dal mese di luglio, riferisce China Index Academy (CIA). Molte citta’ hanno invece registrato una flessione nel mese di agosto, con prezzi in aumento in 63 citta’ su base mensile, rispetto alle 70 del mese di luglio”.

Investimenti immobiliari degli italiani all’estero

 Secondo quanto formulato da una ricerca condotta da Immobiliare.it e riportata su alcuni portali di settore, la crisi del mercato immobiliare non sembra intaccare l’appeal che il real estate internazionale riveste tra gli italiani in possesso di un portafoglio sufficientemente ampio da poter ricoprire l’impiego nell’acquisto di una proprietà abitativa o non abitativa al di fuori delle patrie frontiere. A conferma di ciò, la continua crescita delle richieste e delle ricerche immobiliari per approdi di investimento negli altri Paesi europei ed extra europei.

Immobiliare internazionale estate 2012

 Tra crisi sventate e crisi ancora in essere, tra pericoli di speculazione e tentativi di rilanciare un real estate sopito, l’immobiliare internazionale estivo non riesce a conferire una strada certa ai propri investitori. Cerchiamo allora di comprendere cosa stia accadendo al di fuori dall’Europa, dimenticandoci, almeno per qualche minuto, delle straordinarie criticità che stanno vivendo i mercati del mattone del vecchio Continente, alle prese con generalizzati cali delle quotazioni, e freni al numero delle compravendite.

Debole attività immobiliare nel Regno Unito

 Continuano ad esser particolarmente deludenti i dati macroeconomici provenienti dal Regno Unito, con particolare riferimento al locale mercato immobiliare. L’attività del settore rimane infatti piuttosto debole, senza poter conferire l’opportuna fiducia per un rilancio del real estate nel breve e nel medio termine. Cerchiamo allora di comprendere in che modo si sta evolvendo il mattone del Regno Unito, e perchè i dati macroeconomici di recente pubblicazione non conferiscano l’opportuna spinta a una inversione di tendenza.

Ipoteche immobiliari Spagna

 Nuovi dati della crisi del mercato immobiliare spagnolo, uno dei comparti principalmente “rei” di aver trascinato l’economia iberica nelle odierne criticità, e altresì uno dei mercati a maggior rischio di bolla speculativa (in parte già verificatasi). Cerchiamo dunque di comprendere in che modo si sta evolvendo il mercato immobiliare spagnolo, e perchè gli ultimi dati statistici che sono arrivati a mezzo stampa confermano la precarietà nella quale sono costretti a muoversi gli operatori del mattone di Madrid e dintorni.

Empire State Building in Borsa con qualche difficoltà

 L’Empire State Building, il simbolo immobiliare di New York e di tutti gli Stati Uniti, potrebbe presto esser quotato in Borsa. Peccato solo che il “presto”, giorno dopo giorno, sembra trasformarsi in un più generico “prima o poi”. Il Sole 24 Ore ha cercato di comprendere perchè la quotazione a Wall Street del grattacielo americano potrebbe non esser più così vicina quando, forse in un impeto di entusiasmo, qualche mese fa si vociferava di uno sbarco sui listini newyorkesi pressochè immediato.

Bolla immobiliare Cina nuovi allarmi

 Sembravano definitivamente sgonfiati, i timori dello scoppio di una bolla immobiliare cinese, in conseguenza dei nuovi interventi congiunti da parte di governo e istituzioni monetarie. Eppure, gli ultimi dati provenienti da Pechino non sembrano remare nella giusta direzione, alimentando nuove speculazioni sulla presunta incontrollabilità del real estate nazionale. I timori di un crac immobiliare rimangono comunque molto ridotti: la presenza statale in banche e imprese del settore dovrebbe garantire un’adeguata scialuppa di salvataggio.

Crisi immobiliare Olanda

 Dopo Spagna, Irlanda e Grecia, e dopo le smentite sui timori di una bolla tedesca, e lo sgonfiamento naturale e graduale di quella svizzera, un altro Paese europeo sembra ben porsi sulla preoccupante strada del crac immobiliare: l’insospettabile (o quasi) Olanda. A sostenerlo, più o meno sostanzialmente, è il report pubblicato dal Royal BAM Group, il principale operatore immobiliare della nazione, secondo cui nel solo primo semestre 2012 si sarebbe registrata una perdita di oltre 250 milioni di euro che ha messo a repentaglio la realizzazione di progetti immobiliari e infrastrutturali per oltre 1,4 miliardi di euro.

Nessuna bolla immobiliare Germania

 La “bolla immobiliare” che sta facendo tremare Grecia, Irlanda e Spagna, e che per lungo tempo ha posto seri dubbi anche all’interno dei confini svizzeri, non è presente in Germania. Ad esserne convinti sono gli analisti dell’agenzia di rating Fitch, secondo cui nel Paese non vi sarebbe alcun segnale di bolla immobiliare. Cerchiamo tuttavia di comprendere in che modo gli analisti dell’agenzia sono giunti a una simile considerazione, e perché l’immobiliare tedesco dovrebbe essere differente da quello degli altri mercati internazionali.

Investire in case non conviene più?

 Conviene ancora investire nel mattone? O è forse meglio dedicarsi ad altre tipologie di investimento, come i titoli di Stato? A questa e altre domande ha cercato di rispondere uno degli ultimi numeri di Plus24, magazine de Il Sole 24 Ore dedicato agli approfondimenti finanziari e di portafoglio. Ebbene, la fotografia che fuoriesce dalle considerazioni degli speciali del quotidiano economico finanziario non è per niente positiva per quanto concerne il mattone. Vediamo insieme quali sono le conclusioni cui sono giunti gli analisti di Plus24.

Bolla immobiliare cinese meno probabile

 Nelle ultime settimane abbiamo trascurato volontariamente quanto accadeva all’interno del mercato immobiliare cinese, attratti e preoccupati da “bolle speculative” che hanno ben più probabilità di scoppiare all’interno del vecchio Continente. Svanito il pericolo di una bolla svizzera, infatti, i timori si concentrano soprattutto in Grecia e in Irlanda e, ancor di più, in Spagna. Ciò non toglie, tuttavia, che il nostro interesse verso il mercato immobiliare cinese permanga ancora: vediamo, pertanto, quale è lo stato di salute del real estate del dragone.

Crisi immobiliare mondiale – estate 2012

 Come periodicamente accade nelle sue pagine, anche qualche giorno fa l’autorevole settimanale The Economisth a avuto modo di pubblicare il suo bollettino di monitoraggio sull’andamento del mercato immobiliare mondiale, concentrandosi prevalentemente sui principali mercati internazionali. Ebbene, il quadro complessivo è piuttosto desolante, sebbene non manchino i margini per poter rilevare alcune interessanti opportunità di guadagno, in Europa e all’esterno dei confini del vecchio Continente.

Crisi immobiliare Grecia 2012

 Il 2012 si chiuderà con un profondo segno negativo per il mercato immobiliare greco. A ricordarlo è l’agenzia di rating Fitch, che sostiene che i prezzi degli immobili potranno calare di circa il 17% nei prossimi due anni, dopo una flessione media del 20% nel corso del 2011. In tutto, pertanto, un decremento complessivo del 37% in soli tre anni. A parlarne è stato un interessante approfondimento condotto da Il Sole 24 Ore, che ha fatto il punto evolutivo su quanto è accaduto e cosa potrebbe accadere ad Atene e dintorni.