Costruzione case: il mercato nazionale si restringe

 Per le imprese italiane operanti nel settore delle costruzioni, il mercato nazionale, per diversi fattori, tende sempre di più a restringersi; e allora, di conseguenza, le aziende edili “made in Italy” tendono sempre di più ad investire all’estero. Lo rivela il terzo rapporto dell’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha monitorato il livello di presenza delle società italiane di costruzioni sul mercato internazionale.

Nel 2008, non a caso, quasi metà del fatturato, per la precisione il 48,7%, è stato realizzato dalle imprese di costruzioni all’estero, ma per le grandi realtà del comparto la quota di giro d’affari non “made in Italy” è arrivata a sfiorare anche il 53%.

New York, si avvicina il momento giusto per comprare

Secondo alcune analisi recentemente riportate dai media americani (noi facciamo riferimento in questo caso soprattutto a quella diramata ad opera del broker Prudential Douglas Elliman, da tempo operante nel settore del real estate locale), si starebbe avvicinando il momento più opportuno per comprare casa a New York, specialmente nelle aree più prestigiose della metropoli nordamericana.

Il report PDE sostiene infatti come il prezzo medio delle abitazioni stia continuando a scendere, ma come, in alcune zone, si stiano affacciando nel contempo all’orizzonte i primi timidi segnali di ripresa. Di conseguenza, tra poco tempo il mercato dovrebbe toccare il punto più basso di quotazione delle proprietà immobiliari, rendendo convenienti eventuali operazioni di acquisizione casa.

Cina, l’immobiliare spinge in alto l’economia

L’immobiliare cinese, come ci si attendeva, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con dei dati incoraggianti. I risultati diffusi dal National Bureau of Statistics, combinati con quelli relativi alla recente diramazione da parte del Ministero del Commercio, ci dicono infatti che i prezzi delle case nella ‘mainland’ proseguono la loro strada al rialzo, e lo fanno con un ritmo ancor più incisivo del recente passato grazie all’intervento degli investitori stranieri, evidentemente interessati al trend crescente del real estate locale.

L’Agenzia Statale che cura le rilevazioni sul mercato immobiliare cinese ha infatti dichiarato che su base annua a settembre i prezzi sono aumentati di quasi il 3%, denotando un ritmo di aumento davvero interessante in uno scenario globale non certo convincente.

New York, buoni affari per le case più lussuose

Abbiamo già parlato dell’andamento del mercato immobiliare più prestigioso di Hong Kong, un’area che, in quanto a investimenti immobiliari di importo rilevante, dimostra di non tradire mai le aspettative di imprenditori, uomini d’affari e fortunati con portafogli evidentemente in grado di poter soddisfare esigenze di acquisto di svariati milioni di dollari.

Diamo ora un rapido sguardo alla situazione di New York, dove, per il medesimo target, è possibile trarre considerazioni in parte identiche.

Spagna, la crisi immobiliare non è ancora finita

Non è certo tempo per tirare sospiri di sollievo nel mercato immobiliare spagnolo. Secondo quanto rivela una recentissima ricerca condotta sul trend immobiliare iberico (per proprietà ad uso abitativo e commerciale), il real estate locale soffrirà particolarmente anche durante i prossimi trimestri, a principale causa dell’incremento del tasso di disoccupazione spagnolo, oramai dato per certo in incremento su soglie massime negli ultimi quindici anni.

A subire un presumibile peggior andamento rispetto alla media di mercato sarà soprattutto l’immobiliare destinato ad uso d’affari, per il quale si prevede un ritorno al passato di una decina d’anni.

Hong Kong, il lusso non tradisce

Semmai ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma di come, per analizzare l’andamento del segmento più esclusivo dei mercati immobiliari mondiali, occorra fare un discorso a parte, è giunta negli ultimi giorni la pubblicazione di un’analisi CPA davvero interessante.

Secondo la società che ha condotto la ricerca – periodicamente diramata attraverso il proprio sito web – le vendite delle case più lussuose di Hong Kong (quelle il cui valore di mercato è superiore a 1,3 milioni di dollari statunitensi)  sarebbero cresciute in maniera davvero importante nel nono mese dell’anno.

Regno Unito, cautela nonostante la crescita dei prezzi


I prezzi delle proprietà immobiliari britanniche continuano a crescere. A contribuire a questa situazione ci hanno pensato in parte le banche che procedono a mantenere dei tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento piuttosto bassi rispetto a quanto si è potuto osservare nel recente passato; ma decisivo sembra essere anche il comportamento (più o meno indotto) di società di costruzione e di vendita, che negli ultimi mesi hanno portato in flessione l’offerta di case, con conseguente allineamento verso la domanda di settore.

Secondo quanto riporta un recentissimo studio condotto da Halifax, i prezzi delle case inglesi sono cresciuti dell’1,6% durante il mese di settembre, per il terzo rialzo consecutivo mensile, e il quinto dall’inizio dell’anno.

Casa in affitto: Roma più cara di Milano

A Milano i prezzi degli affitti rispetto alle altre città d’Italia non sono di certo a buon mercato, ma se il confronto viene fatto con le principali città europee, Roma compresa, le cose cambiano. Nel Vecchio Continente, a partire dal confronto con Londra, infatti, affittare una casa nella città di Milano è conveniente, anche rispetto a Roma.

A rilevarlo è la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’analisi effettuata a partire dai dati dell’Economist Intelligence Unit 2009. Nello specifico, su trentuno grandi città europee, Milano è solo al ventesimo posto per il costo degli affitti, mentre Roma si posiziona al dodicesimo posto. In Europa per affittare una casa, a parità di qualità dell’immobile in locazione, occorre sborsare di più a Londra, come accennato, ma anche in città come Zurigo, Parigi e Ginevra.

Gran Bretagna, il regno delle città ecologiche

Nel 2016 verranno ultimati i lavori e nasceranno, in Gran Bretagna, le prime quattro città ecologiche del pianeta. L’aspetto estetico degli appartamenti lascerà a desiderare, però saranno tutte case a consumo zero, visto che saranno dotate di tutte le ultime tecnologie e innovazioni per salvaguardare l’ambiente.

Le “eco-towns“, come sono state rinominate dalla stampa inglese, hanno dei costi importanti. Come dichiarato dal primo ministro inglese Gordon Brown, sono stati stanziati circa 280 milioni di euro, visto che anch’egli è convinto dell’utilità del progetto.

Un investimento da sceicco: comprare casa a Dubai City

Chi di noi non vorrebbe comprare casa nel paradiso degli sceicchi e dell’extra lusso. In poco tempo Dubai è passata ad essere conosciuta da un semplice scalo aereo per i paesi del medio Oriente, a località turistica più amata dai turisti occidentali e più ricca degli Emirati Arabi Uniti.

Così, in pochissimi anni, è salita alla ribalta come una delle mete più visitate del mondo ed è stata presa d’assalto da imprenditori ,di tutto il mondo,  pronti a investire nel mercato immobiliare del posto. Proprio per questo Dubai City è un vero e proprio cantiere a cielo aperto.