Costruzione case: il mercato nazionale si restringe

 Per le imprese italiane operanti nel settore delle costruzioni, il mercato nazionale, per diversi fattori, tende sempre di più a restringersi; e allora, di conseguenza, le aziende edili “made in Italy” tendono sempre di più ad investire all’estero. Lo rivela il terzo rapporto dell’ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, che ha monitorato il livello di presenza delle società italiane di costruzioni sul mercato internazionale.

Nel 2008, non a caso, quasi metà del fatturato, per la precisione il 48,7%, è stato realizzato dalle imprese di costruzioni all’estero, ma per le grandi realtà del comparto la quota di giro d’affari non “made in Italy” è arrivata a sfiorare anche il 53%.

Casa in affitto: Roma più cara di Milano

A Milano i prezzi degli affitti rispetto alle altre città d’Italia non sono di certo a buon mercato, ma se il confronto viene fatto con le principali città europee, Roma compresa, le cose cambiano. Nel Vecchio Continente, a partire dal confronto con Londra, infatti, affittare una casa nella città di Milano è conveniente, anche rispetto a Roma.

A rilevarlo è la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’analisi effettuata a partire dai dati dell’Economist Intelligence Unit 2009. Nello specifico, su trentuno grandi città europee, Milano è solo al ventesimo posto per il costo degli affitti, mentre Roma si posiziona al dodicesimo posto. In Europa per affittare una casa, a parità di qualità dell’immobile in locazione, occorre sborsare di più a Londra, come accennato, ma anche in città come Zurigo, Parigi e Ginevra.

Venezia, calo delle transazioni del 21%

L’andamento del mercato immobiliare nazionale ci dice che, in media, il numero delle transazioni ad oggetto compravendita di proprietà da destinare ad uso abitativo è calato in media del 15%. In media, appunto, perché c’è chi ovviamente ha fatto peggio.

L’esempio sotto gli occhi di tutti – e soprattutto dopo che diversi giornali hanno ripreso lo studio condotto dall’Osservatorio dell’Agenzia per il Territorio – è quello dell’area di Venezia: nella provincia veneta, e soprattutto all’interno “metropolitano” del capoluogo, il numero delle transazioni immobiliare è oramai in picchiata, ed ha superato una contrazione su base annua del 20%.

Scenari Immobiliari: quanto sale il valore delle case

Ottime notizie per chi ha comprato casa negli ultimi dieci/quindici anni: è in corso, infatti, un buon processo di rivalutazione del prezzo degli immobili, soprattutto nelle grandi città. L’indagine è stata effettuata da Scenari Immobiliari in collaborazione con l’ UNPI – Unione Nazionale Proprietari d’Immobili – che ha effettuato una ricerca sulle abitazioni di 70 mq.

Intere aree in corso di riqualificazione come i Navigli a Milano o la Garbatella a Roma hanno visto schizzare vertiginosamente il prezzo del mattone.  L’affare migliore l’ha fatto dunque chi ha comprato casa a Roma nel 1996: si trovava alle prese con una rivalutazione del 62,7%. Segue chi ha comprato casa a Milano nel 1997, che può contare su un incremento del valore del suo immobile del 60,7%. Al terzo posto Venezia: comprando nel 1998, si è ottenuto il 57,8%. Sono percentuali importanti che premiano chi ha creduto in un investimento a lungo termine.

Investire nel mattone come antidoto allʼincertezza

Rispetto agli impieghi alternativi, l’investimento nel mattone in Italia, nonostante la crisi che ha colpito anche il settore immobiliare, continua ad essere un valido antidoto contro l’incertezza e l’assunzione dei rischi finanziari. Questo perché nel nostro Paese, in accordo con quanto emerge tra l’altro da un Rapporto di Tirelli & Partners e di Nomisma sull’andamento nelle grandi aree urbane del mercato residenziale, il livello di indebitamento delle famiglie è più basso rispetto a Paesi come gli Stati Uniti,  e perché gli italiani vedono il risparmio come un valore. Quasi nove italiani su dieci, infatti, vedono il risparmio come un valore anche se poi solamente poco più di tre italiani su dieci nella realtà riescono a risparmiare.

Il Rapporto Tirelli & Partners Nomisma, relativamente ai dati di mercato del secondo semestre dello scorso anno, mette in evidenza come nel nostro Paese le compravendite siano iniziate a diminuire sensibilmente in corrispondenza con la stretta creditizia delle banche che hanno concesso prestiti e mutui limitando il rischio ed applicando spread crescenti.

Comprare casa: lieve calo per la quotazione media nazionale

Nei primi sei mesi di quest’anno la quotazione media degli immobili su scala nazionale, e per unità di superficie, si è attestata in calo dello 0,5% rispetto al secondo semestre dello scorso anno. Il dato, in particolare, è stato reso noto dall’Agenzia del Territorio in accordo con la consueta nota trimestrale redatta dall’Osservatorio del mercato immobiliare.

A conti fatti, quindi, nei primi sei mesi di quest’anno per i prezzi degli immobili non c’è stato quel crollo che i più pessimisti si attendevano, ma le quotazioni elevate, pur tuttavia, hanno contribuito sia a deprimere le compravendite, sia ad allungare, spesso raddoppiando, i tempi per la chiusura delle trattative.

Compravendita immobili: investimenti al Centro e Nord Ovest

La crisi finanziaria ed economica ha contribuito anche in Italia a generare un progressivo e sensibile calo dei prezzi degli immobili, a parte qualche rara eccezione a livello geografico; inoltre, i tempi di compravendita si sono fortemente dilatati e gli investimenti, rispetto al passato, sono sempre più selettivi.

Ne consegue che è importante capire anche quali siano a livello geografico le aree dove in Italia sia possibile acquistare immobili con un più elevato e potenziale livello di rivalutazione nel tempo. Ebbene, prendendo a riferimento l’attività svolta nel primo semestre di quest’anno dai Fondi Immobiliari, il Centro Italia ed il Nord Ovest sono le aree dove l’offerta, e soprattutto la domanda, sono più vivaci.

Dati e percentuali del mercato della locazione

Secondo lo studio portato avanti dal franchising più importante in Italia, Tecnocasa, nella seconda metà del 2008, a livello nazionale le locazioni di bilocali e trilocali sono calate, rispettivamente, dell’1,3% e dello 0,7%. Dai dati forniti da Tecnocasa, nella maggior parte delle città metropolitane italiane si è manifestato questo calo, soprattutto nella città di Bologna con un decremento di 4,2 % sulle contrattazioni di bilocali e del 3,7% sulle contrattazioni di trilocali. Solo nella città di Bari si è avuto un incremento nella locazione di bilocali dello 0,7%.

Gli importi medi più elevati per la locazione di un appartamento sono quelli della capitale. Per affittare una casa a Roma si spendono, in media,  al mese, per un bilocale circa 850 euro e circa 1050 euro  per un trilocale.

Casa al mare? Record di affitti per il 2009

Comprare casa al mare? A quanto pare gli italiani quest’anno preferiscono affittare più che comprare casa per quel che riguarda le località turistiche. Ad affermarlo, è Re/Max Italia,  network di franchising immobiliare.

Secondo lo studio la tipologia di abitazione più richiesta è quella tra i 50 e 80 mq., e il canone di locazione è sceso in media del 6% rispetto al 2008.  Più gettonati i bilocali, meglio se vicini alla spiaggia e con posto auto, segno che non si rinuncia alle comodità.

Comprare casa in Italia: Portofino straccia tutti

È proprio nella la splendida località turistica della riviera ligure che si trovano gli appartamenti più costosi. Sul podio di questa speciale classifica, insieme alla località delle cinque terre, troviamo al secondo posto Cortina d’Ampezzo, esclusiva località e metà invernale degli appassionati della montagna; sul gradino più basso del podio troviamo l’isola di Capri.

I prezzi per acquistare casa a Portofino si aggirano intorno ai 17500 euro in media a metro quadrato. A Cortina, invece, per acquistare casa, ci vuole un esborso di 13000 euro circa in media a metro quadrato. nell’isola di Capri, invece,ci vogliono “solo” 11000 euro circa a metro quadrato.