Banca d’Italia ha appena pubblicato un nuovo report relativo all’andamento dei tassi di interesse sulle operazioni di mutuo casa. L’istituto banchiere ha formulato una rilevazione nel quale i tassi di interesse di riferimento medio per le transazioni di mutuo sono dati in lieve calo rispetto alla base mensile, ma si mantengono comunque più elevato rispetto a quelli su base annua. Cerchiamo dunque di comprendere quali siano le considerazioni effettuate dall’istituto centrale per i mutui casa e per i prestiti personali non ipotecari.
Banche e Mutui
Mutui cari anche con spread in calo
Gli spread tra i Btp e i Bund sono in calo, ma il mercato dei mutui continua ad esser contraddistinto per costi del denaro ancora molto elevati. Questa e altre considerazioni sembrano essere il frutto di una vasta osservazione dell’attuale mercato dei mutui italiani, con le banche che mantengono un atteggiamento estremamente prudente, a fronte di una timida reazione da parte di famiglie e imprese, che desidererebbero approfittare di un conveniente andamento dei prezzi delle case per poter realizzare i propri sogni abitativi, e non solo.
Mutui Francia terzo trimestre 2012
Proseguiamo le nostre osservazioni degli ultimi giorni sul mercato immobiliare e creditizio europeo, approfittando della relativa calma in ambito nazionale. Stando a quanto Observatoire Credit Logement/Csa ha formulato in merito al terzo trimestre dell’anno, i mutui immobiliari avrebbero registrato una significativa flessione, prolungando così il trend negativo che già perdura da inizio anno. Vediamo allora quale sia la situazione del mercato dei mutui francesi che, per larghi tratti, sembra ripercorrere la storia del settore dei finanziamenti italiani per la casa.
Compravendite e mutui primo trimestre 2012 – Istat
L’Istat ha pubblicato gli ultimi dati ufficiali relativi all’andamento del mercato immobiliare, e del collegato comparto creditizio, per il primo trimestre del 2012. Secondo l’Istituto, nel periodo di riferimento il 92,9% delle convenzioni di compravendita ha riguardato immobili per abitazione, il 6,3% unità immobiliari a uso economico. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le variazioni di tutti i principali elementi di giudizio del mercato immobiliare sono negativi, e non si prevedono positivi cambiamenti di rotta nel breve termine.
Mutui famiglie monoreddito
Una recente ricerca indica come le famiglie monoreddito abbiano grande difficoltà nel poter avere accesso a un finanziamento immobiliare ipotecario. Difficoltà rese sempre più evidenti dall’impossibilità di trovare un adeguato equilibrio tra il sostenimento delle rate e il proprio reddito, e che stanno conducendo una fetta crescente di popolazione italiana a rinunciare in maniera sfiduciata alla richiesta di un mutuo casa, trascinando in conseguente ribasso il volume delle domande di finanziamento immobiliare.
Mercato immobiliare italiano secondo Confedilizia
Stando a quanto affermato dal presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, “la caduta dell’acquisto per investimenti e il carico degli sfratti sono fenomeni collegati”, poiché “dipendono entrambi dalla penalizzazione dell’affitto, scientificamente portata avanti, a carico peraltro della sola proprietà diffusa. La cedolare è complicata all’inverosimile e il concorso di patrimonialità e progressività porta all’esproprio surrettizio a doppio titolo”. Questa e altre considerazioni consentono di fotografare in maniera attendibile lo scenario immobiliare italiano, riportato sulle pagine dell’Opinione.it.
Prestiti casa estate 2012
La crisi economico finanziaria sta rapidamente cambiando le abitudini degli italiani sul fronte immobiliare. E così, mentre fino a poco tempo fa richiedere e ottenere un mutuo per l’acquisto della sospirata prima abitazione di proprietà costituiva una sorta di “comandamento” per le famiglie tricolori, oggi lo scenario sta radicalmente mutando nei confronti di nuovi scenari abitativi, con una preferenza verso la “meno impegnativa” locazione. Cerchiamo di comprendere in che modo il sistema creditizio sta condizionando il mercato immobiliare in questo scorcio di estate.
Tassi agosto 2012
Tasso fisso o variabile? Euribor o BCE? Sono le tradizionali domande che i nuovi mutuatari si pongono dinanzi alla possibilità di contrarre un finanziamento per l’acquisto di una casa. Ma a quanto ammontano i tassi sui mutui di agosto 2012? Quale è l’incidenza dello spread sui principali parametri di riferimento? E quali sono le durate più gettonate? Cerchiamo di fotografare, rapidamente, il mercato dei mutui italiani nel corso di questa estate di ulteriore difficoltà economico finanziarie.
Mutui banca, l’obiettivo è farne il meno possibile
Chi l’ha detto che il desiderio delle banche è quello di fare sempre più mutui, e che tale volontà non trova pronta risposta dalla debolezza della domanda di settore? Secondo quanto riportato da Adnkronos in un suo recente intervento, la situazione è esattamente l’opposta: sarebbero gli istituti di credito italiani a sancire, in maniera “ufficiosa” il nuovo obiettivo creditizio: fare meno mutui possibile, cercando di contrarre le disponibilità concessorie nei confronti della clientela.
Mutui giovani sempre più rari
È sempre più difficile, per i giovani italiani, riuscire a ottenere un finanziamento dalle banche per poter acquistare la propria prima casa. La crisi economico finanziaria del Paese ha infatti congelato il mercato dei mutui casa, tanto che – sottolinea la Banca d’Italia in uno dei suoi periodici paper – “periodo dal 2008 al 2011 il numero dei mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni è diminuito di oltre il 20% rispetto al 2004-2007” e che “la riduzione è stata particolarmente accentuata per le famiglie più giovani”.
Finanziamenti a sostegno dell’immobiliare – luglio 2012
Intesa Sanpaolo e l’Ance, Associazione Nazionale dei Costruttori, hanno siglato un accordo in seguito al quale vengono messi a disposizione due miliardi di euro per lo sviluppo delle iniziative immobiliari, con particolare attenzione alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio esistente. L’accordo tra le parti – si legge in un comunicato stampa congiunto – ha l’obiettivo di contrastare la crisi del settore edilizio e facilitarne la ripresa in sintonia con i provvedimenti inseriti nel decreto Sviluppo.
Crescono le preferenze del tasso variabile
Grazie al deprezzamento dei principali valori di riferimento, e alla possibilità di potersi avvantaggiare di importi delle rate significativamente più contenuti, il tasso di interesse variabile continua ad essere preferito al tasso di interesse fisso e al tasso di interesse misto. A sostenerlo è l’area ricerche di Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha elaborato il suo Sesto Rapporto “Il mercato residenziale italiano e i mutui alle famiglie”, sintetizzando i risultati definitivi del 2011 sul mercato delle abitazioni e su quello dei mutui bancari alle famiglie.
La ricerca afferma come a livello internazionale nel 2011 i prezzi delle case abbiano continuato a ridursi sul mercato americano, mentre in Europa pare proprio che il minimo sia già stato toccato. E il 2012? Per l’anno in corso, emergono delle attese di moderata fiducia per il mercato residenziale tedesco, mentre per l’Italia è probabile che la ripresa possa verificarsi solamente tra il 2013 e il 2014, come peraltro confermato da un recente focus di Scenari Immobiliari.
Conviene il passaggio dal variabile al fisso?
La domanda che vogliamo porci oggi, grazie anche a un recente intervento dell’Adusbef di cui tra breve vi daremo conto, è: conviene richiedere il passaggio dal tasso variabile al tasso fisso del proprio mutuo? La risposta potrebbe essere positiva: l’articolo 8, comma 6, della legge 106 del 2011, permette infatti a tutti i titolari di mutuo a tasso variabile, stipulati come mutuo per acquisto o per ristrutturazione, di ottenerne la trasformazione in tasso fisso entro il 31 dicembre 2012, in maniera del tutto gratuita, senza spese aggiuntive.
Per poter beneficiare di tale opportunità, il mutuatario deve tuttavia aver acceso il mutuo anteriormente all’entrata in vigore del decreto 70 del 14 maggio 2011, successivamente convertito in legge; deve esser titolare di un mutuo non superiore a 200 mila euro; deve avere un reddito equivalente ISEE non superiore ai 35 mila euro; non deve essere titolare di situazioni di morosità.
Mutuo acquisto casa a tasso fisso da Banco di Sardegna
Il mutuo per acquisto casa, a tasso fisso, del Banco di Sardegna, è un finanziamento immobiliare con garanzia ipotecaria di primo grado nei confronti dell’istituto di credito erogante, che permetterà alla clientela della banca di poter effettuare operazioni di acquisto, di costruzione o di ristrutturazione della prima o della seconda casa di proprietà, a condizioni di onerosità certe, predeterminate e invariabili per l’intera estensione temporale della transazione.
In virtù dell’applicazione di un tasso di interesse fisso sul capitale oggetto di mutuo, infatti, il piano di ammortamento dell’operazione sarà costituito da un elenco di rate di importo certo e costante nel tempo, con possibilità di estinzione anticipata del debito residuo in qualsiasi momento, anche per importi parziali rispetto al totale, e sempre senza subire l’applicazione di alcuna penale per la cessazione del rapporto prima della sua naturale scadenza.