Subisce una pesante battuta d’arresto il mercato dei loft in Italia. Negli ultimi anni, infatti, dopo un lungo periodo, di quasi cinque anni, di incremento della domanda, il loft come tipologia non sembra più incarnare l’aspirazione di chi cerca un modo alternativo di vivere la casa. Complice anche la crisi economica, di conseguenza, i prezzi dei loft, in diverse città italiane subiscono cali vertiginosi.
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Dalle ultime statistiche, dunque, gli italiani che possono accedere ad un mutuo e comprare casa non sembrano più preferire le riqualificazioni alla moda degli spazi industriali, ma pensano maggiormente alle abitazioni tradizionali. O forse, semplicemente, fanno economia e ottimizzazione delle risorse a disposizione.
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Il risultato è che negli ultimi 5 anni la domanda dei loft è calata del 6 per cento circa, mentre l’offerta, almeno nelle grandi città, dove gli spazi di tal genere sono più numerosi, è salita del 9 per cento.
I prezzi dei loft, in generale, resistono meglio a Milano, mentre calano in maniera più drastica a Roma o a Bologna, dove la domanda cala del 10%, ma la palma nera è detenuta da Torino. Il loft è una tipologia di abitazione statisticamente appannaggio degli acquirenti di sesso maschile, che costituiscono il 57% della domanda totale.
Una delle ragioni di questo fenomeno deve essere vista anche nell’accatastamento di tali immobili, che, essendo spazi di natura commerciale o produttiva, sono in genere accatastati come C3 e dunque non danno accesso alle agevolazioni per i mutui prima casa, che possono essere richiesti solo se si prende la residenza. In più anche l’IVA si paga al 10 per cento e non al 4.