In massimo dieci anni l’energia solare che consumiamo nelle nostre case non proverrà più da grandi pannelli che coprono i tetti delle case o da giardini “solari” che intaccano il paesaggio ma dalle finestre da cui passa la luce.
E’ quanto affermano gli scienziati dell’Università Pablo de Olavide di Siviglia che da due anni studiano l’efficienza di una nuova cellula di terza generazione. Il lavoro si ingloba nel progetto Hope al quale partecipano diverse università spagnole che contano di trovare materiali più economici che aiutino a generare energia solare fotovoltaica.